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Ferrovie: Luciano, affrontare i problemi per evitare conflitti

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Comunicati Stampa - Ferrovie: Luciano, affrontare i problemi per evitare conflitti

6 Maggio 2010

Il confronto con il Gruppo FS sembra segnare drasticamente il passo. Le procedure di raffreddamento già avviate l’11 marzo scorso non hanno dato, sino ad oggi, gli effetti sperati. Siamo in presenza di una sottovalutazione dei problemi che, anziché favorire l’auspicato accordo, sembrano prefigurare un conflitto che il sindacato vorrebbe evitare in presenza di efficaci accordi che risolvano i tanti problemi che affliggono da tempo decine di migliaia di ferrovieri. È quanto sottolinea il Segretario Generale Aggiunto della FIT-CISL Giovani Luciano rispetto alla vertenza che chiama in causa i lavoratori del Gruppo FS.
Vorremmo evitare – prosegue Giovanni Luciano – forme aperte di conflitto, purché si trovino soluzioni efficaci alle necessità dei ferrovieri. Sottolineeremo al ministro l’attuale esito delle procedure di raffreddamento che non dimostrano la necessaria disponibilità del Gruppo FS a raggiungere le auspicate attese.
Quando il Sindacato apre una procedura per chiedere il pagamento di anni di premio di produttività – aggiunge Giovanni Luciano – chiede il rispetto degli impegni sottoscritti negli accordi circa le assunzioni di personale, ma viene poi costretto ad una sterile sequela di incontri dove, a parole e con documentazione, non solo si insiste sul non rispetto di quanto pattuito, ma si rappresentano condizioni di maggiore violazione dei contratti e degli accordi, vuol dire che si tiene un comportamento che genera il conflitto. Per il mancato rispetto di accordi o contratti la legge prevede che la Commissione intervenga verso le amministrazioni e/o le aziende per rimuovere questo tipo di comportamenti.
Sottolineiamo l’esigenza – ribadisce Giovanni Luciano – che questi aspetti siano posti all’attenzione delle autorità che hanno, per legge, titolarità istituzionale sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali.
Uno degli elementi tra gli altri di maggior rilievo del contenzioso – precisa Giovanni Luciano – riguarda l’ulteriore diminuzione di addetti che interesserebbe circa 1700 unità della Divisione Cargo, a causa della progressiva ritirata del trasporto delle merci per ferrovia gestito da Trenitalia.
Altro elemento di contenzioso – aggiunge Luciano – riguarda l’assoluto disprezzo del contratto dei ferrovieri per quello che interessa l’operazione dei quadri cosiddetti executive, per la quale il sindacato, nonostante le reiterate prese di posizione, non ha ancora avuto alcun risposta.
Registriamo sino ad oggi – ribadisce Luciano – un atteggiamento di fastidiosa indifferenza da parte delle FS nei confronti delle rappresentanze dei lavoratori, oltre che al rispetto delle regole liberamente sottoscritte.
Questo atteggiamento di sostanziale indisponibilità delle Ferrovie – conclude il Segretario Generale Aggiunto della FIT-CISL Giovanni Luciano – lascia prevedere che, alla fine del previsto percorso di raffreddamento, previsto per il 13 maggio p.v., le problematiche poste alla base delle motivazioni dello stato di agitazione non solo saranno ancora tutte presenti, ma saranno probabilmente complicate con il rischio di produrre una frattura definitiva tra azienda e sindacati i quali, piaccia o meno, rappresentano i ferrovieri. Occorre pertanto che le richieste dei ferrovieri trovino una immediata positiva soluzione a problemi che si trascinano ormai da troppo tempo e debbono essere risolti al fine di garantire una migliore qualità di tutto il servizio ferroviario, nonché di costruttive relazioni industriali.

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