7 Gennaio 2010
In occasione della visita di domani nelle Marche di Altero Matteoli, la FIT-CISL invita il ministro dei trasporti, in una lettera aperta, a «una riflessione sullo stato delle ferrovie nel nostro territorio».
«Stiamo da tempo denunciando – si legge – la noncuranza con cui l’ad di Fs tratta la nostra regione. Ultimo esempio la soppressione delle fermate Eurostar, ma, in maniera anticipata e meno appariscente, la destrutturazione dell’intero servizio ferroviario. Si pensi per gli anni 2007-2008-2009, a fronte di esodi per pensionamento (nell’ex Compartimento di Ancona) di rispettivamente 254, 296, 282 persone, sono state realizzate 29, 36, 38 assunzioni. Va da sé che la mancata sostituzione del personale ha portato a un calo sostanziale dei servizi, oltre che dei posti di lavoro (-729 nei soli ultimi tre anni) e a un accorpamento in altre sedi come Roma, Bologna, Bari dei centri direzionali originariamente allocati nelle Marche».
La Fit auspica quindi che Matteoli possa incidere «efficacemente sull’ad di Fs per fargli comprendere che le ferrovie non rappresentano solo ed esclusivamente un trasporto di elite assegnato all’alta velocità , ma anche un servizio di trasporto pubblico per una mobilità collettiva».