18 Settembre 2014
“Ci chiediamo quando finiranno le lamentele di Ntv. Se un’azienda è in difficoltà , prima di accusare tutto il resto del mondo, dovrebbe spiegare perché si trova in quella situazione”, con queste parole, Giovanni Luciano, Segretario generale della FIT-CISL, commenta lo sviluppo della vicenda relativa a Nuovo Trasporto Viaggiatori.
Prosegue Luciano: “E’ credibile che un’azienda che ha la possibilità di contendere, unica in Europa, un mercato come l’Alta Velocità , registrando indici di load factor medi maggiori del 60% con una crescita esponenziale dei viaggiatori trasportati, sia in difficoltà solo per colpa degli altri?
Sicuri che non ci siano stati errori di valutazione, investimenti tarati male nel tempo, gap concorrenziale rispetto al limitato numero di treni (solo 25), struttura dei costi elevata, sottovalutazione della crisi? E’ solo colpa dell’ostracismo del concorrente?”.
“Noi pensiamo – osserva il Segretario generale – che il servizio erogato con Italo sia di ottima qualità e che il problema sia anche e soprattutto in un livello tariffario troppo basso da parte di entrambe le imprese in concorrenza.
Se c’è, come denuncia Ntv, un costo dell’accesso ai binari troppo elevato, lo valuterà l’Authority, ma se invece, per far smettere questo piagnisteo, occorre chiudere Trenitalia lo si faccia subito!”
“Non condividiamo ipotesi di scorporo di Rfi dal Gruppo Fsi – conclude Luciano – perché ciò metterebbe a rischio un’industria ferroviaria nazionale risanata a fatica che ancora conta debiti pregressi per oltre 6 miliardi di euro. Il Ministro dei Trasporti dovrebbe rifletterci bene prima di tirare per la giacchetta l’Authority di Torino. Se poi Ntv ha problemi di esubero di personale chiediamo fin da ora che siano assunti da Trenitalia che invece ha grandi carenze da anni. Così magari si sopprimerà qualche treno regionale in meno risparmiando anche soldi pubblici per gli ammortizzatori sociali non erogati a Ntv”.