10 Luglio 2018
E’ trascorso poco piùÌ€ di un anno da quando la situazione economico-finanziaria di Alitalia SAI sembrava irrimediabile, in un contesto politico diverso dall’attuale, dove l’unica opportunità sembrava quella del fallimento senza tenere in alcuna considerazione il dramma che avrebbe coinvolto oltre 12.000 famiglie e i danni irreversibili che avrebbe subito il sistema.
Nello specifico convegno organizzato da FIT-CISL il 22 maggio, all’Auditorium di via Rieti a Roma, abbiamo creato le condizioni, anche con il supporto scientifico del Centro Studi in Economia e Regolazione dei Servizi, dell’Industria e del Settore Pubblico (Cesip) dell’università à Bicocca di Milano, per fare un’operazione verità à su Alitalia e sul trasporto aereo nel nostro Paese.
Dall’intervista a uno dei tre Commissari pubblicata sul Corriere economia di domenica 8 luglio 2018 si evince che «non c’è un tema lavoro, oggi in Alitalia SAI il costo del personale è pari a circa il 20%, la produttività è aumentata, l’assenteismo si è ridotto e soprattutto sono state ricostruite le relazioni industriali».
La gestione commissariale ha tolto dal cesto le mele marce e ha puntato sul personale che è la vera risorsa dell’Azienda. E ha fatto bene!
Adesso però è necessario consolidare i risultati ottenuti e pianificare lo sviluppo dell’azienda.
I Commissari, ai quali vanno i nostri ringraziamenti per l’eccellente lavoro svolto, hanno fatto molto bene la loro parte. Tuttavia sul loro lavoro pende la spada di Damocle della Commissione Ue che dovrà pronunciarsi, a seguito dei ricorsi di diversi operatori europei concorrenti di Alitalia, sulla natura del prestito dei famigerati 900 milioni di prestito ponte: aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.
A questo punto, indipendentemente dagli errori del passato e da presunti tavoli tecnici intersindacali, è necessario che il Governo faccia immediatamente la sua parte con un intervento preventivo sulla Commissione Ue per rimediare agli sbagli del passato e, attraverso i previsti tecnicismi, per trasformare la “destinazione d’uso” degli aiuti da “aiuti per il salvataggio” in “aiuti per la ristrutturazione”.
E fondamentalmente dare un futuro stabile e finalmente duraturo alla Compagnia ed ai suoi dipendenti.
OCCORRE FARE PRESTO E FARLO BENE!
Dipartimento Area Contrattuale Trasporto Aereo
Roma, 10 luglio 2018