15 Febbraio 2011
“È inaccettabile che la procedura di privatizzazione di Tirrenia e Siremar non faccia riferimento ai vigenti contratti di lavoro oggi applicati”. A sostenerlo unitariamente Filt-Cgil, FIT-CISL e Uiltrasporti ricordando che “c’è un impegno sottoscritto dal Governo sulle clausole sociali che prevede la continuità occupazionale e contrattuale”.
“Se i termini della procedura – spiegano le organizzazioni sindacali di categoria – sono quelli annunciati nell’incontro del 10 febbraio scorso presso il Ministero dello Sviluppo Economico sono irricevibili”. “Rivendichiamo – proseguono Filt, Fit e Uilt – il rispetto di quanto sottoscritto al Ministero dei Trasporti lo scorso 7 settembre avendo registrato con preoccupazione una battuta d’arresto rispetto alle garanzie contrattuali e occupazionali che per noi sono prioritarie e devono essere legate alla vigenza delle convenzioni. Inoltre chiediamo con decisione che, prima della cessione dell’azienda, vengano sanate tutte le inadempienze contrattuali esistenti”.
“Al Governo – sottolineano le tre sigle sindacali – chiediamo l’immediata riapertura del tavolo alla Presidenza del Consiglio, a suo tempo concordato, e una formale riconferma dell’ accordo sopra richiamato da parte di tutti i ministri interessati dalla vertenza”.
Secondo la Filt, la Fit e la Uilt infine “per sostenere il rispetto di questi impegni, la mobilitazione dei lavoratori proseguirà con un altro sciopero nazionale, le cui modalità verranno successivamente comunicate”.