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Ferrovie: Luciano, liberalizzazione amara per i lavoratori

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Comunicati Stampa - Ferrovie: Luciano, liberalizzazione amara per i lavoratori

3 Marzo 2011

Il convegno sulle liberalizzazioni in ferrovia ha lasciato a terra proprio i lavoratori. È questo il commento a caldo del Segretario Generale della FIT-CISL Giovanni Luciano, in merito all’incontro di oggi che ha visto presenti i più autorevoli interlocutori del settore, tra gli altri il Vice Ministro Castelli e gli AD di Ferrovie dello Stato e NTV, rispettivamente Mauro Moretti e Giuseppe Sciarrone.

Un dibattito acuto e colorito nelle espressioni – nota Giovanni Luciano – che purtroppo rende la “crema”, della quale hanno disquisito Moretti e Sciarrone, di certo molto amara per i lavoratori.

Siamo convinti – prosegue Giovanni Luciano – dell’importanza cruciale che assume lo sviluppo dell’alta velocità  ferroviaria per l’intero sistema della mobilità , una scelta che promuoviamo e che siamo lungi dall’ostacolare.

Questo – sottolinea Giovanni Luciano – rende ancor più aspra l’amarezza del sindacato, perché si continua a discutere del business finanziario, come evidenziato anche oggi, senza porsi minimamente il problema della mancata regolazione degli standard collegati alle condizioni di impiego dei lavoratori, anche di figure professionali attinenti alla stessa sicurezza di esercizio.

Il problema della mancata regolazione del lavoro collegato alla sicurezza che – ricorda Giovanni Luciano – nel trasporto aereo è stato ad esempio risolto dall’ENAC, resta un tema gigantesco di rilevante importanza tuttora aperto.

Non vogliamo in alcun modo partecipare alle riflessioni che riguardano la “trasparenza” di nascita delle imprese – aggiunge Giovanni Luciano – ricordiamo con la stessa amarezza le questioni poste dal sindacato all’allora Governo a tutt’oggi irrisolte: come la possibilità  di utilizzo da parte d’imprese private di un’infrastruttura all’avanguardia costata alle tasse dei cittadini italiani 35miliardi di euro, senza che fosse risolto l’annoso problema dell’equilibrio e della sostenibilità  economica del servizio universale, che resta tutto sulle spalle della fiscalità  collettiva.

Speravamo e continuiamo a farlo – conclude il Segretario Generale della FIT-CISL – che la crema non inacidisca, che Moretti e Sciarrone partecipino insieme al sindacato al tavolo di condivisione delle regole sul lavoro ferroviario in Italia, capace di produrre norme intelligenti e condivise, in grado di favorire il più possibile la crescita e lo sviluppo del trasporto su rotaia, in un contesto di liberalizzazioni regolate ed efficaci.

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