2 Agosto 2011
Scongiurata la procedura di mobilità per 467 lavoratori del porto di Gioia Tauro, in Calabria. È stato firmato sabato scorso l’accordo sulla CIGS (cassa integrazione guadagni straordinaria) che permetterà loro di rimanere tutti nel ciclo produttivo.
Questo risultato incoraggia le prospettive di crescita e di sviluppo del porto di Gioia Tauro e della regione Calabria. «Prospettive che potrebbero rivelarsi inutili senza l’intervento del Ministero delle Infrastrutture, che ha promesso di sostenere il rilancio competitivo del porto», ha sottolineato il segretario nazionale FIT-CISL, Pasquale Paniccia.
«Lo sviluppo della piattaforma logistica retroportuale prevista dal protocollo d’intesa firmato dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli lo scorso 5 luglio – ha detto Paniccia – prevede che accanto agli impianti attuali si realizzino un raccordo ferroviario ben collegato al sistema regionale e un distretto logistico in grado di affrontare l’insediamento di grandi operatori industriali».
Sono questi dunque gli impegni assunti dal ministro Matteoli e dai dirigenti del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, nel protocollo d’intesa siglato il mese scorso alla presenza del presidente della regione Calabria, dell’Autorità portuale di Gioia Tauro e delle aziende e le organizzazioni sindacali FIT-CISL, Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl.
«È necessario che il lavoro prosegua e che gli impegni del governo, delle aziende e delle parti sociali vengano messi a frutto», ha ribadito il segretario Paniccia.