20 Dicembre 2009
FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI FAST Ferrovie UGL A.F. ORSA
Segreterie Nazionali
Gli incidenti sul lavoro che hanno coinvolto uccidendoli i colleghi Giuseppe Solinas di 49 anni, in Sardegna, per l’urto del treno che conduceva contro un masso franato sui binari e Armando Iannetta di 57 anni, investito da un treno mentre interveniva sulla linea per operazioni legate al maltempo, si aggiungono ai tanti che hanno funestato anche l’anno 2009.
Le inchieste attivate dalla Magistratura e dall’Azienda daranno il loro esito e ne sollecitiamo una rapida conclusione, ma resta il fatto che, nel solo 2009, Armando Iannetta è stata la quarta vittima solo per gli investimenti sui binari.
E’ evidente che il Gruppo Fs deve interrogarsi sull’efficacia delle procedure di sicurezza legate alla circolazione dei treni e connesse allo svolgimento delle attività degli addetti.
Non bastano grafici e statistiche, anche un solo lavoratore morto rappresenta una sconfitta per tutti.
Occorre interrogarsi anche se i tempi legati alla rapidità degli interventi richiesti siano coerenti con il numero delle persone impiegate e se i dispositivi di avvistamento e le relative procedure di protezione siano sufficienti ad evitare le disgrazie.
Con molta probabilità l’aumento del numero dei treni circolanti e l’aumento della loro velocità rispetto al passato rappresenta un elemento che mette in crisi il sistema di prevenzione adottato.
Con le sole statistiche non si evitano vedove e orfani, ma solo dai ritorni di esperienza si può verificare se le procedure sono efficaci o meno.
Il Sindacato chiede una verifica urgente al Gruppo Fs sull’efficacia della prevenzione degli incidenti sul lavoro con particolare attenzione alle procedure di intervento previste da Rfi.
Le Segreterie Nazionali sono vicine alle famiglie dei colleghi deceduti in questo momento di grande dolore ed esprimono loro profondo cordoglio.