5 Dicembre 2011
«Le novità circa il rifinanziamento del trasporto pubblico locale rappresentano una buona notizia ma occorre evitare il rischio che ciò comporti il rallentamento o la stasi di un percorso indispensabile di riforma strutturale». Questo il commento del Segretario Generale della FIT-CISL Giovanni Luciano sulle misure individuate dal governo Monti in merito al trasporto pubblico locale.
«Ancor di più oggi, con l’Italia e gli italiani alle prese con sacrifici enormi, occorre riformare dalle fondamenta un sistema troppo adagiato su aspetti di tipo assistenzialistico che non hanno più motivo di esistere», ha spiegato Luciano.
Il Segretario Generale ha poi rilanciato le proposte per ridisegnare le coordinate di una nuova politica dei trasporti: «auspichiamo che il nuovo governo, ad iniziare dal Ministro Passera, voglia darci ascolto, prendere in esame le proposte già avanzate unitariamente dal sindacato dei trasporti per superare la situazione attuale che vede la presenza di ben 1200 aziende e favorire le necessarie ristrutturazioni tramite uno strumento di ammortizzazione sociale che al settore manca e che, stabilite le risorse, ne assicuri l’erogazione, responsabilizzando management ed ente locale a rigidi criteri di efficienza e di oculatezza della spesa».
Altro elemento che il Segretario ha tenuto a ribadire è quello relativo ai lavoratori degli appalti delle Ferrovie dello Stato: «Resta ancora inascoltato – ha sottolineato Luciano – il grido di dolore e rabbia dei lavoratori e dei sindacati per l’accompagnamento ferroviario notturno, con più di 800 licenziati, che così rischia di diventare un problema di ordine pubblico». «Chiediamo al Ministro Passera – ha poi concluso il Segretario Generale – un supplemento di sforzo per occuparsene personalmente sia come Ministro dei Trasporti che come Ministro dello Sviluppo Economico. La dimensione del problema è pari ad una fabbrica come Termini Imerese: non possiamo lasciare che vada in rovina insieme alle vite dei suoi lavoratori».