6 Giugno 2012
«Più che una marcia di protesta quella dei lavoratori licenziati della Wasteels International è una marcia della disperazione, perché per loro non si riesce ancora a vedere alcuna prospettiva occupazionale». È il commento del Segretario Generale della FIT-CISL Giovanni Luciano dopo aver appreso della marcia degli ex lavoratori Wasteels partiti ieri da Orte e in cammino verso la sede del Gruppo Ferrovie dello Stato a Roma.
«Nella disgrazia, i lavoratori della Wasteels, sono, se possibile, ancora più “disgraziati”, perché – ha spiegato il leader della Federazione Trasporti della Cisl -, dopo aver perso le relazioni su Vienna e Monaco e dopo aver visto lavoratori francesi al loro posto, ora vedono venir meno anche il ripristino del treno “Palatino” Roma-Parigi».
Luciano ha sottolineato ancora una volta la drammaticità di questa situazione «che può risolversi esclusivamente con un ripensamento di Fs e con la reintroduzione nel ciclo produttivo di questi lavoratori: ad iniziare dalla possibilità di un loro reimpiego diretto in Trenitalia».
«La FIT-CISL, così come certamente anche le altre sigle sindacali, sono vicine e solidali con i lavoratori licenziati della Wasteels e con la loro protesta e stanno facendo di tutto per trovare rapidamente una soluzione, pur nella inerzia ormai insopportabile del Gruppo Fs», ha detto Luciano.
«Miglioramenti di bilancio, ottimi indicatori di EBIT e EBITDA – elementi di assoluta positività – non possono essere sganciati da una responsabilità sociale che la principale impresa di trasporto pubblico locale deve avere e dimostrare coi fatti – ha spiegato Luciano.
«Non si lasciano i lavoratori alla fame, ancora prima che abbiano iniziato, davvero, lo sciopero della fame», ha ribadito Luciano facendo riferimento alla notizia secondo cui i lavoratori Wasteels in protesta potrebbero cominciare domani uno sciopero della fame.
«Siamo certi – ha concluso il Segretario Generale – che in cuor suo l’ingegner Moretti condivida».