14 Settembre 2012
“La possibilità di impiegare un solo pilota a bordo degli aerei di linea è priva di qualunque fondamento tecnico-professionale e minerebbe alla base la sicurezza del trasporto aereo civile” Così il Responsabile Piloti della FIT-CISL, Comandante Alessandro Cenci, commenta i contenuti degli annunci pubblicitari della low cost irlandese, comparsi nei giorni scorsi su alcuni quotidiani nazionali. “La complessità delle operazioni insite nella condotta dei moderni velivoli commerciali, specialmente nelle delicate fasi di decollo e atterraggio, che avvengono in aeroporti fortemente congestionati anche in presenza di avverse condizioni meteorologiche, presuppongono infatti una precisa suddivisione dei compiti tra i 2 Piloti a bordo, che sono addestrati per interagire sinergicamente in tutte le fasi del volo. Inoltre, in caso di eventuali avarie gravi agli impianti di bordo” prosegue il Com.te Cenci “i carichi di lavoro all’interno del cockpit aumentano in misura esponenziale ed entrambi i piloti devono interagire per risolvere con successo qualunque emergenza, applicando correttamente le complesse manovre apprese attraverso lo studio costante delle procedure e l’addestramento al simulatore. Per questi motivi la regolamentazione internazionale, in caso di improvviso malore ad uno dei 2 Piloti, impone che l’altro atterri sul più vicino aeroporto, dichiarando emergenza.”
“Dietro le boutades pubblicitarie di Ryan Air” aggiunge il Coordinatore Trasporto Aereo della FIT-CISL, Francesco Persi “si cela evidentemente la volontà del vettore irlandese di distogliere l’attenzione della pubblica opinione dalle difficoltà incontrate in molti paesi, tra cui l’Italia, nel difendere il proprio modello di business, che stravolge la concorrenza per effetto del mancato recepimento dei regimi fiscali e normativi nazionali e drena ingenti risorse economiche dalle gestioni aeroportuali e dalle amministrazioni locali, penalizzando gli operatori italiani e destabilizzando l’intera industria del trasporto aereo. L’auspicato tavolo sulla crisi del Trasporto Aereo Italiano, che noi sollecitiamo da tempo” conclude Persi “e su cui lo stesso Ministro Passera ha preso impegni precisi durante la riunione sulla vicenda Wind Jet, deve essere convocato senza indugi. In quella sede solleveremo di fronte alle Istituzioni la stridente anomalia di un sistema che consente, pur nella drammatica situazione economica del Paese, che le low cost straniere continuino ad avvantaggiarsi di finanziamenti pubblici erogati indirettamente dagli enti locali”.