2 Ottobre 2012
Autobus e metropolitane ferme ovunque, città congestionate dal traffico, momenti di tensione tra gli utenti. Sono queste le immediate conseguenze dello sciopero di ventiquattro ore attuato dalla FIT-CISL insieme alle altre federazioni di categoria.
Il Governo e la conferenza stato-regioni dovrebbero avviare nell’immediato una trattativa per definire un riassetto industriale dell’intero trasporto pubblico locale e il contratto nazionale dei lavoratori. È questa la richiesta ripetuta con forza dal Segretario Generale della FIT-CISL Giovanni Luciano in merito alla vertenza che oggi ha costretto allo sciopero oltre centomila lavoratori del trasporto pubblico, nonostante fosse stato proclamato fin da luglio.
Istituzioni, enti locali, associazioni d’impresa – prosegue Giovanni Luciano – non possono continuare in questa colpevole inerzia, sanno bene che il contratto è scaduto da anni e il trasporto locale versa in condizioni di estrema precarietà che mettono a repentaglio posti di lavoro e generano gravissimo disagio a milioni di cittadini, che sempre più, considerata la crisi economica. si rivolgono al trasporto pubblico.
È ora – conclude il Segretario Generale della FIT-CISL – di uscire da ogni ambiguità o silenzio. Siamo determinati a risolvere in ogni modo la vertenza. Governo e regioni, prima ancora delle imprese, optino con responsabilità per una soluzione di ampio respiro che rilanci in modo strutturale e competitivo il trasporto pubblico, rifondandolo dalle fondamenta come il sindacato chiede da anni.