25 Marzo 2013
Metro, tram e bus fermi in tutta Italia. Lo sciopero indetto da Filt-Cgil, FIT-CISL, Uil Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl Trasporti ha sottolineato per l’ennesima volta la compattezza della categoria con adesioni tra l’80 e il 90%. A Roma e Milano la Fit conferma il blocco totale di bus e tram e la chiusura di tutte le linee di metropolitana. A Napoli l’adesione non è da meno con la chiusura totale di Circunvesuviana, Sepsa e MetroCampania.
“Occorre ora – sottolinea il Segretario nazionale della FIT-CISL Michele Imperio – non pregiudicare quanto sin ora è stato fatto con l’impegno strenuo e determinante del sindacato. Dopo lo sciopero ci attendiamo la riapertura del tavolo ministeriale per affrontare i problemi sistemici del tpl. Auspichiamo che possano essere superate le pervicaci resistenze delle Regioni che hanno obbligato i lavoratori all’ennesima protesta, per i cui effetti non possiamo che scusarci con i cittadini, chiedendo loro comprensione perché in gioco c’è tutto il servizio di trasporto pubblico locale e la sua affidabilità – e non solo le legittime aspettative degli oltre 100 mila lavoratori del settore”.
Esprime soddisfazione per i risultati dello sciopero anche Giovanni Luciano, Segretario nazionale FIT-CISL: “Il rilancio del trasporto pubblico locale – spiega – è un elemento determinante per la mobilità ; i fondi individuati dal Governo con il contributo delle Regioni sono indispensabili e costituiscono il perno sul quale agire per superare la storica fragilità del settore. Le Regioni dicano perché vogliono sottrarre risorse al tpl negando le quote aggiuntive al fondo nazionale destinato al trasporto locale. Noi vogliamo più servizi e più lavoro. Cosa interessa invece alle Regioni?”.