15 Ottobre 2013
“L’accordo unanime dell’assemblea dei soci Alitalia finita stamane è un’ottima notizia per i lavoratori e per il Paese”, con queste parole Giovanni Luciano, Segretario generale della FIT-CISL, commenta gli ultimi sviluppi della vicenda della Compagnia aerea.
“È un’ottima notizia che si somma a quella dell’ingresso in campo di Poste Italiane quale socio istituzionale, che cambia lo scenario avendo già prodotto quel domino virtuoso che ha convinto i soci privati, banche in testa, a cambiare passo. Questo significa fare sistema. Per questo motivo siamo grati al Governo che più volte avevamo sollecitato in tal senso”.
Quanto fatto è un punto di partenza, ma occorre andare avanti: “Si avvia ora una fase molto delicata – osserva Luciano – che va accompagnata da tutti con grande sobrietà e serietà , per far sì che ci sia un’inversione dei risultati economici che si aggiunga agli ottimi livelli di customer satisfaction, di livello di sicurezza, di regolarità di un marchio che nel mondo ha ancora grande appeal.
Saremo in prima linea per confrontarci sugli indirizzi strategici di una rinnovata politica aziendale che punti all’affrancamento della camicia di forza della dimensione locale, sempre contro la nutrita schiera degli “interventisti subalterni” di cui è popolata l’Italia. Non ne abbiamo bisogno, non sono di alcuna utilità e spesso parlano senza alcuna cognizione”.
“Alitalia – conclude il Segretario generale – ha tutte le caratteristiche, invece, per potersi velocemente affiancare ad altre aziende del Paese, una volta definiti carrozzoni, che ora eccellono e alle quali tutti fanno riferimento ad iniziare proprio da Poste italiane e da Ferrovie dello Stato.
A proposito: quando gli interventisti subalterni faranno sentire la loro voce presso la Commissione europea per dare a Trenitalia la possibilità di fare Alta Velocità in Francia? In Italia già succede da tempo”.