31 Marzo 2010
E’ ripreso oggi, sull’onda dello sciopero nazionale previsto per il 23 aprile prossimo, il confronto, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il contratto della mobilità cui hanno preso parte Filt-Cgil, FIT-CISL, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e rappresentanti del Governo e delle Associazioni delle Aziende Federtrasporto, Asstra e Anav. Lo rende noto il Segretario Generale della FIT-CISL Claudio Claudiani.
Si è trattato ‘“ prosegue Claudiani ‘“ di un primo atteso faccia a faccia dopo lo sciopero del mese scorso, concentrato sulla possibilità di sbloccare il negoziato e di concludere un contratto innovativo per la mobilità , dopo quasi un anno dalla firma del protocollo che ha definito solo la parte economica relativa all’anno 2008.
Il negoziato ‘“ prosegue Claudiani ‘“ si concentra sulla messa a fuoco di un’architettura che prevede una parte comune articolata su quattro punti che delimitano principi e normative generali e due parti specifiche l’una dedicata al trasporto ferroviario, l’altra al Tpl.
Il Ministero ‘“ prosegue Claudiani ‘“ dopo la rappresentazione delle posizioni sindacali e datoriali ha proposto di proseguire il negoziato il 14 aprile prossimo. L’iniziativa è stata accolta con grande freddezza da alcune delle parti datoriali, mentre è stata condivisa dall’insieme dei sindacati.
Non vi è alternativa, almeno per noi, ‘“ conclude il Segretario Generale della FIT-CISL ‘“ alla costruzione del contratto della mobilità capace di tenere insieme ferro e gomma salvaguardando le rispettive specificità . E’ un compito impegnativo ma alla nostra portata, così come il tavolo al Ministero dei Trasporti deve farsi carico delle risorse per i servizi e definre il valore economico volto a rivalutare le retribuzioni.