21 Giugno 2016
“Rispettiamo sempre le opinioni altrui, ma qui ci troviamo davanti a una serie di colpevoli inesattezze a cui dobbiamo ribattere per rispetto verso i nostri iscritti e i lavoratori in generale”, con queste parole Antonio Piras, Segretario nazionale della FIT-CISL, commenta il servizio sui fondi pensione andato in onda nell’ultima puntata de La Gabbia.
“La previdenza complementare è stata una importante conquista dei lavoratori negli ultimi anni – prosegue Piras – un modo concreto per contrastare il costante taglio alle pensioni pubbliche fatto dalle ultime riforme. L’adesione ai fondi oggi è volontaria, ma il sindacato ritiene urgente incentivarla, soprattutto per i giovani, che un domani rischiano di avere pensioni irrisorie”.
“Quanto all’adesione contrattuale al fondo Priamo prevista nel contratto nazionale degli autoferrotranvieri – spiega il Segretario nazionale – non è un obbligo per i lavoratori, che tra l’altro già per il 50% aderiscono, ma solo un vincolo di contribuzione per le aziende. Né tantomeno ha comportato una diminuzione degli aumenti contrattuali, perché i 90 euro destinati al fondo sono aggiuntivi rispetto all’aumento previsto dal rinnovo del ccnl e non obbligano il lavoratore ad aderire a Priamo.
Sottolineo inoltre che questo fondo è bilaterale, cioè gestito da sindacati e associazioni datoriali a maggior tutela dei lavoratori, ed è uno dei migliori per rendimento. Basta andare sul sito per vedere i dati: 9,49% nel 2012, 6,90% nel 2013, 9,89% nel 2014, 3,80% nel 2015 e 1,24% nei primi 4 mesi del 2016, di gran lunga più alti del rendimento del Tfr mantenuto in azienda. Inoltre i costi di Priamo sono bassissimi: 21 euro annui ad associato, che diminuiscono quanto più a lungo si aderisce. Perché nella trasmissione televisiva queste informazioni non sono state date?”.