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Trenord, Piras: Capotreno accoltellato: non se ne può più

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Comunicati Stampa - Trenord, Piras: Capotreno accoltellato: non se ne può più

19 Luglio 2017

“Esprimiamo solidarietà  al collega di Trenord accoltellato oggi e alla sua famiglia e gli auguriamo che l’operazione alla mano non lasci danni permanenti”, così dichiara Antonio Piras, Segretario generale della FIT-CISL, in merito al capotreno accoltellato a una mano oggi sul treno 20410 sulla tratta Piacenza-Codogno, mentre effettuava il suo normale servizio a bordo treno.

“Esprimiamo solidarietà  – prosegue Piras – anche al poliziotto accoltellato ieri alla Stazione centrale di Milano e ci domandiamo perché le misure di sicurezza che riguardano altri segmenti del settore trasporti non siano applicate anche a quello ferroviario.

Spiega il Segretario generale: “Quanto sta accadendo è gravissimo, non c’è altro modo di definirlo. Non è possibile essere accoltellati mentre si sta lavorando: il codice civile e il testo unico sulla sicurezza sanciscono che un’azienda deve garantire l’incolumità  fisica ai propri dipendenti, ma nelle imprese ferroviarie, non solo in Trenord quindi, la violenza contro i lavoratori non sembra avere fine perché manca una seria prevenzione.

Il fenomeno delle aggressioni va fermato con un mix di interventi. in primis chiediamo che i ferrovieri abbiano lo status di pubblico ufficiale per tutto il periodico in cui sono in servizio e non solo quando effettuano il servizio di controllo biglietti: non deve passare il messaggio che possono essere aggrediti senza pagare conseguenze. Poi chiediamo che ogni impresa ferroviaria si doti di un Comitato tutela aggressioni, oggi esistente solo in Trenitalia, e che tali Comitati siano attivi in modo permanente e dialoghino tra loro per raccogliere e condividere dati in modo da prevenire.

In occasione dell’aggressione di sabato scorso in Sardegna abbiamo fatto un appello all’azienda (in questo caso Trenitalia) e al ministero dell’Interno chiedendo di convocarci ma a quatrro giorni dal fatto non abbiamo avuto nessun riscontro e questo ci dispiace molto.

Qualora nelle prossime ore non arrivassero da parte delle imprese ferroviarie passeggeri comunicazioni relative all’adozione di provvedimenti efficaci, ci vedremo costretti ad attivare ‘in coerenza con la legislazione vigente’ iniziative sindacali volte a preservare l’incolumità  dei lavoratori e conseguentemente garantirne la salute e la sicurezza”.

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