16 Giugno 2010
Mancano ormai pochi giorni e, in un modo o nell’altro, si metterà , di fatto, la parola fine al controllo pubblico di una delle più grandi compagnie europee di traghetti passeggeri e merci quale è oggi la Tirrenia.
Sorte analoga, anche se probabilmente con modalità e tempi tra loro diversi, avranno le Società Caremar, Toremar e Saremar, già trasferite alle regioni interessate, mentre Siremar, dopo il rifiuto della Sicilia di acquisirla gratuitamente, condividerà il destino della casa madre.
Il giorno 28 infatti, sapremo chi presenterà un offerta vincolante o,alternativa questa malauguratamente non impossibile, se di offerte non ce ne saranno. In quest’ultimo caso si aprirebbero ovviamente scenari davvero drammatici.
Riteniamo opportuno riassumere di seguito, anche allo scopo di bloccare sul nascere equivoci e strumentalizzazioni messi artatamente in atto da chi alimenta confusione per trarne vantaggio personale a discapito degli interessi generali della categoria, quali saranno le richieste che ribadiremo al Governo in occasione dell’incontro del giorno 22
giugno p.v. col Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli:
Desideriamo infine evidenziare che, anche se non direttamente dipendenti dal processo di privatizzazione in atto, alcune difficoltà che si stanno verificando in Tirrenia nell’utilizzo del personale in Turno Particolare, saranno anch’esse portate all’attenzione del Ministro.
Ad ogni buon conto, le nostre Segreterie Regionali hanno già avanzato formale richiesta di incontro all’Azienda allo scopo di individuare le possibili soluzioni del problema.
Filt-Cgil (F. Nasso ) – FIT-CISL (C. Claudiani) – Uiltrasporti (G. Caronia)