19 Febbraio 2019
“Esprimiamo la nostra contrarietà alla possibilità per i ciclisti di usare le corsie riservate ai mezzi pubblici di trasporto”, così dichiara la FIT-CISL in merito alla proposta di riforma del Codice della Strada.
“Sottolineiamo – spiega la Federazione dei trasporti cislina – che già ora gli autisti del tpl si trovano ad essere trattati come normali automobilisti, quando non lo sono. In altre parole sono esposti alle stesse sanzioni come quelle relative alla perdita di punti della patente o alle norme sull’omicidio stradale, quando in realtà guidano molte più ore in media rispetto agli automobilisti e hanno in più la grande responsabilità della sicurezza dei passeggeri che trasportano.
Consentire ai ciclisti di usare le corsie riservate al tpl, dunque, significa aumentare i rischi per gli autisti dei mezzi pubblici in un quadro normativo che già li sfavorisce notevolmente. Chiediamo che il Parlamento nel riformare il Codice della Strada tenga conto di questi elementi”.