27 Luglio 2010
La privatizzazione di Tirrenia presenta profili di evidente complessità che richiedono verifiche costanti, estrema ponderatezza e caratteristiche industriali di elevata affidabilità . Una procedura che va completata per evitare la liquidazione della compagnia o la vendita per singole rotte dei collegamenti, o peggio la svendita a interlocutori di dubbia affidabilità . È quanto sottolinea il Segretario Nazionale Trasporto Marittimo della FIT-CISL Beniamino Leone.
La privatizzazione della Tirrenia – prosegue Leone – deve prevedere garanzie per i marittimi e i lavoratori assicurando contestualmente l’efficienza dei servizi la rete di collegamenti vitali per le isole e i territori già caratterizzati da una fragilità delle reti infrastrutturali e dei trasporti.
Ci aspettiamo – ribadisce Beniamino Leone – di ricevere a strettissimo giro una convocazione da parte del Governo dopo il definitivo accoglimento dell’offerta della Mediterranea Holding, nonché un incontro con la stessa cordata per valutare il piano d’impresa e le sue condizioni.
Ribadiamo con forza – conclude il Segretario Nazionale della FIT-CISL – la necessità di assicurare i livelli occupazionali e la continuità contrattuale per i marittimi, gli amministrativi e gli stagionali di lungo periodo, senza tagli ai servizi che finirebbero per nuocere gravemente sia alla collettività , sia alle imprese regionali e territoriali, soprattutto del meridione.