28 Maggio 2020
“Ci rivolgiamo ad Asstra, l’associazione datoriale che rappresenta diverse aziende del settore, per riavviare il percorso negoziale interrotto prima dell’emergenza sanitaria, perché alle criticità croniche, a diversi giorni dall’inizio della cosiddetta fase 2, si sono aggiunti nuovi problemi e il trasporto pubblico locale sta vivendo quella che oramai si può definire una fase sperimentale per quello che sarà il vero appuntamento, il mese di settembre con tutte le sue programmate ripartenze, ad iniziare dalla riapertura delle scuole”. Così dichiara la FIT-CISL.
“Settembre sarà un banco di prova – prosegue la Federazione dei trasporti cislina – dove il tpl si giocherà tanto del suo futuro e del suo ruolo in quella che sarà una nuova mobilità delle persone. Più di 100.000 lavoratori operano in questo settore, con tante, troppe aziende che effettuano il servizio, molte di queste associate ad Asstra, appunto. Bene affidarsi a studi che analizzano e programmano il futuro, bene capitalizzare la propria azione attraverso l’acquisizione di nuovi ruoli strategici nella rappresentanza dei servizi, ma tutto ciò, a nostro modo di vedere, non è sufficiente. Diverse sono le segnalazioni che ci pervengono, ancora oggi, rispetto ad una fase che anziché essere di programma, pare essere di una organizzazione che non vede al di là del giorno successivo. Spiace registrare che molte di queste disorganizzioni sono attribuibili proprio ad aziende associate ad Asstra. Una visione di sistema comporta anche la risoluzione di quelle che, ancora oggi, sono partite aperte. Iniziando da quelle contrattuali, ad esempio. Chiediamo ad Asstra come può pensare di affrontare, organizzare, programmare il futuro del trasporto pubblico senza un confronto con il sindacato finalizzato a risolvere le criticità croniche e nuove e ad avere una visione di sistema più ampia che possa garantire le giuste tutele ai lavoratori del settore e la giusta offerta di trasporto ai cittadini. Noi non temiamo un confronto sul futuro, rispetto a quello che riteniamo essere un settore nevralgico per il Paese”.