11 Luglio 2020

“Il Paese ha urgente bisogno di ripartire e tornare a crescere. Per questo bisogna mettere il Gruppo Fs nelle condizioni migliori per dare il suo contributo e quindi attuare il previsto programma di investimenti, ma per fare ciò bisogna sbloccare le nomine mancanti”. Lo dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della FIT-CISL, a valle della riunione del Comitato Esecutivo nazionale della stessa Federazione, durante la quale il tema è emerso con forza.

“I tempi della politica pur in una situazione complessa come quella che sta vivendo il Paese – prosegue Pellecchia – non sono compatibili con i tempi dell’economia e dell’industria, soprattutto se si considera l’annunciata forte accelerazione al piano degli investimenti con 20 miliardi di euro da mandare in gara entro il 2020. Occorre provvedere subito alla nomina dei gruppi dirigenti il cui mandato, in base agli statuti delle società , è scaduto utilizzando criteri imprescindibili come la profonda conoscenza dell’impresa e del business, la competenza, la capacità  e, soprattutto, la continuità . Non si può rallentare, o peggio ancora rischiare di tenere ferma, in un momento come quello che stiamo attraversando, una galassia come quella Fs che conta circa 70mila dipendenti divisi in quindici società  e che gestisce circa 17mila chilometri di rete ferroviaria, a cui si devono aggiungere i circa 30mila chilometri di rete stradale e autostradale di Anas, che hanno bisogno di essere tenuti sempre in efficienza per garantire la mobilità , in sicurezza, di persone e merci”.

Aggiunge il Segretario generale della FIT-CISL: “Altro tema prioritario per il Paese è lo sviluppo del trasporto merci ferroviario: è una scelta che rafforza la nostra economia, visto che siamo la seconda manifattura d’Europa, e allo stesso tempo consente uno sviluppo sostenibile, come da indicazioni provenienti dell’Ue e da Agenda Onu 2030. Per questo chiediamo che il Polo Mercitalia del gruppo Fs sappia dimostrarsi all’altezza delle sfide che il mercato sta ponendo. Per fare ciò il Polo Mercitalia ha urgente bisogno di una decisa inversione di tendenza per lo sviluppo del trasporto merci su rotaia, che deve necessariamente partire da una razionalizzazione dei processi e delle società  che lo costituiscono”.

“Da anni sappiamo cosa fare e dove – conclude Pellecchia – e come FIT-CISL non ci stanchiamo di ripeterlo, come abbiamo dimostrato anche nella nostra piattaforma unitaria “Rimettiamo in movimento il Paese”, lanciata ormai un anno fa, ma ora l’emergenza economica derivata dalla pandemia ha tolto ogni alibi: bisogna agire e farlo subito”.