1 Settembre 2010
Sulle ultime vicende di Tirrenia il Segretario Generale FIT-CISL Claudio Claudiani afferma che: “La serietà , saggezza e senso di responsabilità dei lavoratori mette in un angolo i radicalismi e l’avventurismo di quanti hanno pensato di ricavarsi posizioni di rendita politica, seminando paure, sciagure e ultimatum quasi che il 31 agosto fosse la fine di Tirrenia.
Le centinaia di lavoratori del Gruppo Tirrenia che per primi pubblicamente hanno preso ieri le distanze dal teatrino dello sciopero del 30 e 31 agosto sono un monito per coloro che pensano di poter trattare questioni complesse da soli e in modo disinvolto, e un insegnamento anche per il Governo.
All’aperta contrarietà di tanti lavoratori marittimi ad aderire a forme illegittime e quindi sbagliate di sciopero, -prosegue Claudiani- sono più o meno legati i comportamenti sia del Governo, che non ha usato la precettazione perché avrebbe impropriamente legittimato uno sciopero contro legge e quindi sanzionabile su più piani, sia dei dichiaranti che oggi sono sfilati in bella e auspicata ritirata.
La FIT-CISL -conclude il Segretario Generale della FIT-CISL- è impegnata dall’inizio della vertenza a ricercare e costruire le soluzioni e le convergenze più ampie per dare risposte immediate e di prospettiva alle aziende del Gruppo Tirrenia e all’insieme delle lavoratrici e dei lavoratori marittimi che operano in Tirrenia, come in Siremar, in Toremar, Saremar e Caremar.
In ultimo Claudiani, rinnova la sollecitazione al Governo affinché presenti e depositi con urgenza in Parlamento la proroga, delle convenzioni tra Stato e Gruppo Tirrenia in carenza delle quali si determinerebbe uno scenario, questo si, catastrofico per il Gruppo Tirrenia.