9 Novembre 2010
E’ inaccettabile che si vada delineando sempre più un quadro negativo e contradditorio per la privatizzazione di Tirrenia, proprio alla vigilia di un passo decisivo per il futuro della compagnia come l’annuncio di una short list affidata all’advisor per avviare alla fase conclusiva le trattative. E’ questo il commento del Segretario Generale della FIT-CISL Claudio Claudiani in merito alle notizie di chiusura di linee e di riorganizzazione del presidio del mercato.
Stupisce -prosegue Claudiani- che si dismettano collegamenti nonostante concreti interessi per Tirrenia annunciati, in queste ore, da armatori italiani di primo livello. Un percorso di privatizzazione che il sindacato non ha avversato, ma che oggi prende pieghe inattese e non condivisibili. E’ fondamentale, a questo riguardo, conoscere quali siano i principi che ispirano le scelte dell’advisor in una fase così delicata.
Avvertiamo -aggiunge Claudiani- che si decide di chiudere servizi e linee con l’effetto di ridurre il valore di Tirrenia e di incidere pesantemente sul lavoro.
Ciò è in aperto contrasto -ribadisce Claudiani- con le intese raggiunte in precedenza, che non contemplavano, durante la fase di commissariamento, l’introduzione di elementi che alterassero il profilo della compagnia, ovvero servizi, collegamenti e organizzazione.
Si sta andando purtroppo -sottolinea Claudiani- nella direzione esattamente opposta, di ciò non possiamo che prendere atto non passivamente.
Le decisioni annunciate -stigmatizza Claudiani- appaiono una provocazione nei confronti dei marittimi e di tutti i lavoratori, come se questi non dovessero già subire le pesanti conseguenze dovute alla dichiarazione d’insolvenza della compagnia che si traduce, tra l’altro, nel mancato pagamento di Tfr e 13^ mensilità .
Il quadro delineato contrasta con la disponibilità manifestata dal sindacato -conclude il Segretario Generale della FIT-CISL- a trattare, a valle della privatizzazione, quanto necessario in tema di organizzazione del lavoro, che potrebbe comportare anche il ricorso ad adeguate forme di sostegno al reddito per i lavoratori. Le soluzioni sono praticabili nella misura in cui sono condivise e frutto di un effettivo negoziato che dovrà aprirsi nell’immediato, sostenuto dalla mobilitazione dei lavoratori.