19 Dicembre 2012
Siamo molto preoccupati per la situazione di stallo sul contratto di programma per lo sviluppo dell’Aeroporto di Fiumicino approvato dall’Enac ma ancora fermo al Ministero dell’Economia, con il rischio di dover ricominciare da zero se la ratifica non avvenisse entro il 31 dicembre. È questo il commento del Responsabile Trasporto Aereo della FIT-CISL Francesco Persi in merito alla vicenda che riguarda direttamente l’AdR e preoccupa lavoratori e imprese.
I dubbi dell’ultima ora – prosegue Francesco Persi – rischiano di vanificare un lungo lavoro, ma soprattutto di rendere vano il piano di nuovi investimenti per un totale di 12,5miliardi che nei prossimi anni dovrebbero cambiare il volto del più grande e importante scalo aereo italiano.
Le conseguenze di una mancata approvazione del contratto di programma investono direttamente – ricorda Persi – l’intera struttura del trasporto aereo italiano, già gravata da molteplici fragilità sia nel sistema aeroportuale, sia per le condizioni delle compagnie italiane che attualmente operano nel trasporto aereo.
Si adottino eventuali correttivi – aggiunge Persi – qualora si rendano necessari, ma non si vanifichino impegni e investimenti assolutamente indispensabili per far uscire dalla precarietà il sistema aeroportuale romano, dare certezze ai lavoratori, disegnare quell’itinerario di crescita che costituisce il perno di rilancio del trasporto aero italiano.
Ci sono priorità per il Paese – ribadisce in conclusione il Segretario Generale della FIT-CISL Giovanni Luciano – che vengono prima di tante altre. Rendere l’aeroporto di Fiumicino comparabile agli altri scali mondiali è indifferibile. Siamo già in forte ritardo e basta girare il mondo per rendersene conto.