22 Dicembre 2011
Il nostro sindacato attribuisce un ruolo chiave al rapporto con Cai-Alitalia. Da quel confronto infatti passa ogni realistica strategia per dare una scossa alla ripresa ed alla ristrutturazione del trasporto aereo italiano. Francesco Persi, coordinatore nazionale Cisl trasporti per l’area volo, commenta così l’esito della riunione tra le delegazioni dell’azienda ed i sindacati Filt-Cgil, FIT-CISL, Uiltrasporti e Ugl trasporti su “resoconto 2011 e prospettive 2012” avvertendo in particolare, per ciò che riguarda le relazioni industriali e la contrattazione, sulla ferma volontà di FIT-CISL di spuntare il contratto di tutto il settore, con la forte sottolineatura che sarà però contrastato da parte sindacale ogni tentativo di usare tale obiettivo di fondo come alibi strumentale allo stallo dell’attività contrattuale ad ogni livello. In questo senso e in attesa di un nuovo incontro programmato per il 13 gennaio, Alitalia si è impegnata ad un efficace coordinamento con le associazioni datoriali del trasporto aereo per dare impulso e sbocco al contratto nazionale del settore.
La riunione dei sindacati con la dirigenza Alitalia (l’ad, il capo del personale, il responsabile delle relazioni industriali) è stata altresì l’occasione per un rendez vous sullo stato di salute della compagnia aerea. In particolare l’amministratore delegato ha comunicato il quasi raggiungimento della parità di bilancio 2011 e l’approvazione da parte del CdA del bilancio preventivo 2012. Il mancato raggiungimento della partià , ha spiegato l’ad, è dovuto alle situazioni emergenziali che si sono verificate nel 2011 (eruzione vulcanica, terremoto e maremoto in Giappone con conseguente esplosione della centrale nucleare che ha comportato l’annullamento per un lungo periodo dei voli da e per il Giappone, senza dimenticare le guerre del Nord Africa che hanno contribuito non poco al decremento del trasporto aereo). L’azienda ha altresì comunicato che il processo di innovazione della flotta rimane inalterato con degli aggiustamenti tattici di ritardo/ingresso per quanto riguarda l’immissione dei nuovi aerei.
I sindacati da parte loro hanno incalzato la delegazione aziendale per meglio comprendere quali sono i piani di sviluppo dell’azienda stessa vista ormai la impossibilità di far ricorso ad ulteriori ammortizzatori sociali ma il rilancio dell’impresa passa solo attraverso un aumento delle tratte (soprattutto quelle intercontinentali) e tra l’altro non si può far ricorso ad ulteriori efficientamenti dell’azienda stessa poiché il tutto è già stato fatto in questo triennio passato e tantomeno ad un ulteriore efficienza operativa che a nostro modo di vedere, ma riconosciuto anche dalla controparte, siamo ormai all’efficienza massima.
In tale contesto la discussione sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro si è svolta con estrema trasparenza. Da parte delle organizzazioni sindacali all’unisono si è rivendicata la volontà di procedere ad un contratto nazionale di settore per dare garanzia sia alle imprese che all’interno di esso operano ma soprattutto a tutela di tutto il personale che interagisce nel trasporto aereo senza permettere operazioni dumping da parte di imprenditori che sicuramente lo sono solo di nome, di non fare pirateria all’interno di questo settore.