8 Luglio 2013
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CONSIDERAZIONI SUL PIANO INDUSTRIALE ALITALIA 2013 – 2016
Il progetto industriale di Alitalia CAI per il prossimo triennio, presentato ufficialmente alla stampa dal nuovo A.D. Gabriele Del Torchio lo scorso 3 luglio, rappresenta un importante punto di svolta nelle scelte strategiche e gestionali del principale vettore italiano.
Dopo quattro anni di politica aziendale sostanzialmente indirizzata al presidio del mercato nazionale ed al contenimento delle perdite operative attraverso il taglio di attività , in attesa che il controllo del Gruppo fosse rilevato da AF/KLM, il nuovo management sembra aver definitivamente compreso che, senza un sostanziale cambio di passo, Alitalia non potrà ritrovare la strada della redditività e dello sviluppo.
In pratica il nuovo piano industriale ridisegna tutta la struttura del network, attraverso una forte ridistribuzione dell’attività tra mercato domestico e internazionale, per sottrarsi alla devastante competizione delle low cost, che in Italia sono enormemente avvantaggiate dall’attuale giungla normativa, e sfruttare la migliore congiuntura economica presente in altri paesi.
Particolarmente significativa la prevista crescita dei collegamenti intercontinentali, attraverso la progressiva immissione in flotta di 5 nuovi aeromobili a partire dalla winter 2014, per attestarsi a 27 macchine nel 2016.
La flotta A320 Family subirà invece una leggera contrazione, passando da 99 a 96 velivoli, mentre rimarrà inalterato il numero degli a/m CityLiner.
L’operativo di Smart Carrier verrà fortemente implementato, attraverso l’apertura di nuovi collegamenti internazionali e concentrando l’attività sulle 4 basi operative di Venezia, Pisa, Palermo e Catania.
Sono previste sinergie con FF.SS. per alimentare la rete Alitalia e nuove partnership con grandi vettori internazionali per espandere il network intercontinentale.
Il miglior utilizzo degli aeromobili, legato anche al progetto Re Hubbing su Fiumicino, dovrebbe consentire un più efficiente impiego degli equipaggi, scongiurando esuberi nell’immediato ed aprendo interessanti prospettive future di incremento degli organici.
Esprimiamo pertanto moderata soddisfazione per i contenuti del nuovo Piano Industriale 2013 – 2016, perché dimostra la volontà della nuova Dirigenza di sottrarsi a quella politica rinunciataria intrapresa dalle precedenti gestioni, denunciata a tutti i livelli dalla FIT CISL che, perseguendo la logica suicida del “meno volo meno perdo“, stava pregiudicando il futuro della Compagnia.
Come si può evincere infatti dal documento in allegato, presentato dal Com.te Cenci al Congresso della FIT del maggio scorso, il Coordinamento Piloti FIT CISL sta da tempo fornendo alle Segreterie Generali della Federazione e della Confederazione, analisi e studi da utilizzare nel confronto con i vertici aziendali e istituzionali, che dimostrano in modo oggettivo l’inadeguatezza delle iniziative industriali sino ad oggi attuate da Alitalia CAI.
Con la presentazione ufficiale del piano aziendale, vengono definitivamente messe a tacere le insistenti voci allarmistiche che sono state fatte circolare in Categoria da sedicenti sindacalisti che, non avendo alcuna interlocuzione di rilievo, sia in ambito aziendale che politico, tentano di acquisire visibilità diffondendo notizie infondate che turbano la serenità dei Colleghi.
Voci peraltro sistematicamente smentite dalla FIT-CISL perché prive di qualunque fondamento.
Spiace constatare che, pur nel difficile momento economico attraversato dalla Compagnia, che dovrebbe vedere tutte le Organizzazioni lavorare in modo sinergico e pragmatico a difesa degli interessi dei Piloti, alcuni personaggi a caccia di iscrizioni sindacali abbiano continuato a diffondere, sino a pochi giorni fa, inesistenti ipotesi di drastici tagli della flotta, di centinaia di esuberi tra il PNT e di prepensionamento coatto dei cinquantenni.
Le ricadute gestionali delle linee guide del Piano Industriale, andranno attentamente valutate con l’azienda sin dai prossimi incontri, per risolvere definitivamente le numerose criticità del PNT, a cominciare dal nuovo assetto Multi Base, dal Re Hubbing e dai relativi rientri su FCO, dalla nuova struttura di Smart Carrier, dall’impiego su LIN e MXP, dalle future transizioni sul lungo raggio, dal CFX sui voli in code sharing, ecc.
Il quotidiano impegno dei Piloti, che con la loro professionalità hanno sopperito, fino ad oggi, alle inefficienze ancora presenti in molte aree operative, sarà indispensabile per garantire il successo del nuovo progetto aziendale.
Con questa consapevolezza il Coordinamento FIT CISL Piloti svilupperà la propria azione sindacale per far comprendere al nuovo management la necessità di instaurare un nuovo clima relazionale tra Compagnia e PNT, per superare alcuni atteggiamenti intimidatori e di chiusura che, nel recente passato, hanno generato incomprensioni, forti disagi ai Piloti e danni all’azienda in termini di immagine e di inefficienza gestionale.
La garantita continuità aziendale ed il previsto sviluppo dell’operativo, dovranno inoltre portare al rispetto, da parte della Compagnia, degli accordi pregressi in materia di stabilizzazioni e di rientri di Piloti dalla mobilità .
Andranno inoltre intraprese tutte le possibili iniziative, a cominciare dall’ulteriore sviluppo del part- time, atte a favorire nell’arco di piano il rientro nel ciclo produttivo del maggior numero possibile di Colleghi.
Le incoraggianti prospettive che si aprono con l’adozione del nuovo Piano Industriale e la prevista prossima sottoscrizione tra le Parti Datoriali e FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI ed UGL Trasporti della Parte Generale del CCNL del Trasporto Aereo, dovranno inoltre portare all’apertura del tavolo per il rinnovo del contratto aziendale.
Sarà in quella sede che, attraverso l’introduzione di un Contratto Unico di Gruppo, dovrà trovare definitiva soluzione l’ormai improcrastinabile criticità delle retribuzioni dei Colleghi CityLiner.
FIT-CISL Piloti