11 Ottobre 2013
INCONTRO TRA ALITALIA E SEGRETERIE CONFEDERALI DEI TRASPORTI
Nel corso dell’odierno incontro con le Segreterie Generali Confederali dei Trasporti, l’Amministratore Delegato di Alitalia, Gabriele del Torchio, ha ribadito quanto anticipato nei nostri precedenti comunicati e ormai di dominio pubblico: la situazione finanziaria è talmente compromessa che, senza l’immediato reperimento di capitali freschi la Compagnia non potrebbe evitare il default.
In questo caso si applicherebbero le norme della Legge Marzano e Alitalia entrerebbe in Amministrazione Straordinaria.
Sarebbe uno scenario drammatico perché si andrebbe incontro alla paralisi operativa, poiché potrebbero essere disdettati dai lessors buona parte dei contratti di leasing degli aeromobili ed i fornitori pretenderebbero pagamenti immediati.
La gravità dello stato patrimoniale aziendale non consentirebbe infatti di applicare il cosiddetto “Concordato preventivo“, vale a dire la procedura concorsuale attraverso la quale un’impresa ricerca un accordo con i suoi creditori per non essere dichiarata fallita, e continuare l’attività produttiva.
Questa sarebbe certamente l’opzione più conveniente per AF/KLM, che potrebbe rilevare dal fallimento solo i pezzi di azienda che le interessano, senza accollarsi il debito di oltre un miliardo di euro che grava sui conti della Compagnia.
In questo caso l’impatto sul versante occupazionale sarebbe devastante per tutte le categorie dei dipendenti Alitalia. Non sarebbero infatti solo gli addetti di terra a restare senza lavoro, ma ci sarebbero centinaia di esuberi anche tra i Piloti, non gestibili con le vigenti regole previdenziali e con gli ammortizzatori sociali al momento disponibili.
Subentrando dopo una discontinuità aziendale, AF/KLM potrebbe inoltre imporre al ribasso nuovi contratti di lavoro a chi fosse riassunto nella nuova piccola realtà , da essa rilevata dopo lo smembramento di Alitalia CAI.
L’unica possibilità di scongiurare un disastro di tali dimensioni, è attuare il piano di salvataggio da 500 milioni di euro già deliberato dal CdA e attualmente oggetto di un difficilissimo confronto ai massimi livelli istituzionali.
Si tratta in pratica di conferire ad Alitalia circa 300 milioni di euro di nuovi capitali, di cui 150 sottoscritti dagli azionisti e 150 da un soggetto pubblico. A fronte di questa iniezione di risorse, le Banche potrebbero concedere una nuova linea di credito di circa 200 milioni di euro, oltre a garantire l’acquisto delle quote di pertinenza dei singoli Soci che non dovessero aderire all’aumento di capitale.
I prossimi giorni saranno decisivi per determinare l’esito di questa vertenza decisiva per la vita stessa di Alitalia e per il futuro dei Piloti e di tutti gli altri lavoratori.
La nostra Organizzazione Sindacale, come confermato dalle dichiarazioni del Segretario Generale della CISL Raffaele Bonanni e del Segretario Generale della FIT CISL Giovanni Luciano, è da tempo impegnata in un quotidiano confronto con il Governo ed i vertici di Alitalia, delle Banche e delle aziende pubbliche che potrebbero essere coinvolte nel percorso di salvataggio e rilancio della Compagnia.
La nostra azione è finalizzata a scongiurare, con ogni mezzo, il default ed il conseguente commissariamento di Alitalia, che aprirebbe scenari drammatici sul versante occupazionale, oltre a privare il Paese di uno dei cardini fondamentali per il suo sviluppo economico.
Una volta superata, come auspichiamo, la difficile congiuntura attuale, occorrerà fare un’indagine seria sulle cause e sulle responsabilità dell’attuale disastro, che non possono essere ricercate solo negli effetti della crisi economica, ma che vanno attribuite ad inefficienze nella gestione e nella pianificazione aziendale, che dovranno essere individuate e risolte.
Spiace purtroppo rilevare come, pur nella drammatica fase attuale, qualcuno continui a mettere a repentaglio il prestigio ed il senso di responsabilità dei Piloti agli occhi della pubblica opinione, dell’utenza, del Governo, delle Istituzioni e di chi si sta impegnando per salvare Alitalia, ostinandosi a mantenere in piedi azioni di sciopero che la stragrande maggioranza della Categoria considera in questo momento inopportune, pericolose e controproducenti, perché basate su motivazioni che, sebbene legittime in una fase di normalità , risultano adesso secondarie rispetto alla priorità di garantire la continuità aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali del PNT.
Nonostante il proccupante scenario descritto, invitiamo tutti i Colleghi a mantenere la calma in questi momenti decisivi per il nostro futuro, continuando a lavorare con la professionalità che ci contraddistingue, per non pregiudicare il buon esito della difficilissima trattativa in corso.
I Rappresentanti FIT CISL Piloti, come peraltro sta avvenendo da diversi giorni, saranno quotidianamente presenti al CBC di FCO per fornire tempestivi aggiornamenti della situazione.
Qualora l’evolversi della vertenza lo richiedesse, sarebbero messe in campo, con il massimo della determinazione e con motivazioni stavolta inattaccabili, le necessarie iniziative sindacali per la tutela di tutti i Piloti del Gruppo.
Roma, 9 ottobre 2013