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EASA Opinion 01/2015

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3 Aprile 2015

EASA Opinion 01/2015
European Commission policy initiative on Aviation Safety and possible revision of Regulation (EC) 216/2008
Il 13 marzo u.s. l’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione (EASA) ha pubblicato la Opinione 1 del 2015
dedicata alla sicurezza aeronautica ed alla possibile revisione del Regolamento 216/2008 (nota come Basic
Regulation) che istituì la stessa Agenzia.
In questi ultimi anni l’attività  dell’Agenzia ha avuto un notevole incremento per produrre la normativa finalizzata ad
armonizzare la fornitura del servizio reso dai diversi stakeholders dell’universo aeronautico. Compagnie aeree,
Industria, Autorità  aeronautiche nazionali e Società  che forniscono il servizio di controllo del traffico aereo sono stati
e continuano ad essere i destinatari di tale attività  che si esplica, in sintesi, in due differenti modi: attraverso la
pubblicazione di Opinioni alla Commissione Europea o di Decisioni del Direttore Esecutivo dell’EASA.
Le Opinioni, a seguito di ulteriori elaborazioni, vengono dalla Commissione Europea tramutati in Regolamenti; le
Decisioni hanno un valore giuridico inferiore, ossia sono norme non vincolanti adottate dall’Agenzia per definire i
metodi per stabilire la conformità  alla Basic Regulation e alle corrispondenti norme attuative (metodi accettabili di
rispondenza – AMC) oppure materiale non vincolante elaborato dall’Agenzia che aiuta a definire il significato di un
requisito o di una specifica e che viene utilizzato per facilitare l’interpretazione della Basic Regulation, delle relative
norme attuative e degli AMC (materiale esplicativo – GM). Per rendere più chiara la portata e l’importanza di tale
attività , basti pensare alla normativa che regola il cosiddetto Flight time limitation del Personale Navigante oppure
quella che disciplina la Licenza di Controllore del Traffico Aereo.
La delicatezza di tali argomenti ha ovviamente richiesto da subito un attento e costante monitoraggio del Sindacato
Europeo dei Trasporti ETF, di cui la FIT CISL è membro.
La presenza di esperti designati da ETF, tra i quali spesso anche Rappresentanti della FIT CISL, ai cosiddetti
rulemakinggroups di EASA, ossia i gruppi di esperti che l’Agenzia consulta nella redazione appunto di Opinioni e
Decisioni, ha permesso spesso di enfatizzare la professionalità  dei lavoratori del trasporto aereo e di tutelare ancor più
spesso la delicatezza delle responsabilità  che il loro ruolo richiede.
L’Opinione 01 del 2015 è invece frutto di una elaborazione interna, ossia senza ricorrere ad esperti esterni, dei
risultati di una consultazione lanciata sia dalla Commissione Europea che dalla stessa Agenzia lo scorso anno con lo
scopo di verificare la qualità  della sicurezza dell’aviazione attraverso la normativa esistente e la possibile revisione
della cosiddetta Basic Regulation.
Coniugando la posizione espressa da ETF all’indomani della sua pubblicazione, anche la FIT CISL accoglie con
ampia soddisfazione la decisione dell’Agenzia di includere negli scopi della Basic Regulation l’attività  svolta dal
Ground Handling, ma con il monito di identificare e definire requisiti di certificazione basati su elevati standard di
sicurezza e non soggetti a mere logiche di profitto.
L’intenzione di includere nella Basic Regulation anche comuni requisiti di Sicurezza, nell’accezione inglese di
security, e di valutazione, analisi e monitoraggio della qualità  dell’aria a bordo dei velivoli che recenti fatti di cronaca
hanno portato prepotentemente alla ribalta, soddisfa le aspettative del Sindacato Nazionale ed Europeo. Proprio su
questi argomenti il nostro Sindacato, attraverso ETF, ha esercitato notevole pressione affinchè questi temi
venissero presi in considerazione.
Non altrettanta soddisfazione però siamo costretti ad esprimere per il fatto che l’Agenzia ha del tutto ignorato la nostra
richiesta di includere nel cosiddetto Regulatory Impact Assessment l’analisi valutativa delle possibili implicazioni
sociali che la normativa redatta da EASA potrebbe provocare. Al pari dei costi, dell’impatto ambientale e di numerosi
altri elementi considerati nel RIA, riteniamo fondamentale si debba considerare la tutela dei Professionisti del Settore
che il progresso tecnologico, e parallelamente il relativo castello normativo, potranno seriamente minacciare.
L’ottimizzazione delle risorse, l’efficientamento dei servizi che spesso semplici valutazioni della sicurezza, stavolta
nell’accezione inglese di safety, giustificano per fornire una riduzione dei costi per l’utenza, passano ancor più spesso
per un forte taglio delle risorse umane o una vorticosa mobilità  del personale con forti conseguenze sul fattore umano.
Si viene così a creare un pericoloso meccanismo di depauperamento della Professional
Per concludere, condividiamo l’esortazione espressa da ETF per un’Europa che preservi la sua posizione preminente
in termini di aviation safety ed un invito alla Commissione Europea di saldare il legame tra aviation safety ed il
benessere dei Professionisti che rappresentano il più prezioso capitale dell’aviazione civile. EASA deve a tale scopo
rappresentare il ritratto di un Regolatore realmente indipendente, forte e soprattutto trasparente.
La FIT CISL coadiuverà  ETF nell’opera di spinta propulsiva affinchè ciò avvenga.
FIT CISL Piloti Roma, 30/03/15

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