11 Febbraio 2019
“La notizia secondo cui AirFrance si sfilerebbe dalla trattativa per Alitalia per problemi diplomatici ci lascia perplessi in considerazione delle logiche che operano in uno scenario globale. Il 14 febbraio al tavolo presso il Ministero dello Sviluppo chiederemo come stanno realmente le cose”, così dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della FIT-CISL.
“Non vorremmo che l’iniziativa di AirFrance fosse pretestuosa – prosegue Pellecchia – allo scopo di influenzare la trattativa in modo da dettare condizioni sui contenuti del piano industriale e su eventuali esuberi. Il lavoro dei commissari ha dimostrato che l’azienda ha i numeri per consolidare gli attuali volumi di produzione e per incrementare il fatturato fino a raggiungere, in tempi rapidi, il break even point. Ovviamente a condizione che ci siano gli investimenti necessari in nuovi aeromobili, in ulteriori nuove rotte e in macchine utensili in ambito manutentivo.
Per quanto ci riguarda auspichiamo che prevalga il senso responsabilità in tutti i protagonisti di questa vicenda perché la posta in gioco è alta e quindi, come FIT-CISL, non potremmo condividere azioni che offrono il fianco alla concorrenza. Per quanto attiene al confronto con il ministro Di Maio, questa volta ci aspettiamo maggiori elementi di concretezza rispetto alla composizione azionaria, al partner industriale e al nuovo management. In assenza di questi elementi l’azienda potrebbe entrare in un pericolosa fase di stallo”.