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ASSEMBLEA DEI RAPPRESENTANTI DI SANIVOLO

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Documenti - ASSEMBLEA DEI RAPPRESENTANTI DI SANIVOLO

6 Maggio 2011

Assemblea dei Rappresentanti di Sanivolo

Roma 28 Aprile 2011

In data odierna si è tenuta l’Assemblea dei Rappresentanti di Sanivolo, richiesta a norma di Statuto dai tre membri dell’Assemblea stessa: Valentina Leone, Tonino Muscolo e Paolo Pioppini, con il seguente ordine del giorno:

Procedure elettorali e valutazione delle motivazioni che hanno portato all’esclusione della lista “La Categoria”.

Presenti tutti gli 11 Rappresentanti di parte sindacale: Pioppini, Muscolo, Leone (delega Pioppini), Canestrari, Zarro (delega Canestrari), Crocianelli, Viglietti (delega Crocianelli), Galli, Gardini, Seretti, Sordi (delega Seretti). Galli, Seretti e Gardini sono anche membri del CdA di Sanivolo, di cui Galli è l’attuale Presidente.

Rispondendo alla richiesta dei richiedenti il Presidente illustrava come, prima dell’avvio delle procedure di sottoscrizione della lista, sia stato chiesta al CDA, da parte di alcuni soci, quale fosse la procedura da utilizzare per le liste presentate da almeno duecento soci facenti parte dell’elettorato attivo, in assenza di indicazioni in merito all’interno del Regolamento Elettorale.

Lo stesso CDA rispondeva, con FAX datato 14 marzo 2011, che nel corso del Consiglio di Amministrazione di Sanivolo dell’ 8 marzo 2011, veniva stabilito quanto segue: “omissis’¦ la relativa disciplina di riferimento è contenuta nel Regolamento Elettorale e nei documenti statutari vigenti’¦ omissis”.

Entrando nel merito della non ammissibilità  della lista “La Categoria”, il Presidente di Sanivolo, D. Galli, dichiarava che, nelle modalità  di presentazione della lista suddetta, erano state riscontrate varie irregolarità .

Galli precisava che alla Cassa è giunto un plico, consegnato per il tramite di un Ufficiale Giudiziario, che conteneva un documento formato da varie pagine. Sulla prima pagina sono riportati il nomi dei candidati della lista e nelle pagine successive le firme dei sottoscrittori.

Sempre secondo il Presidente di Sanivolo, al Consiglio di Amministrazione sono giunte un numero imprecisato di segnalazioni, che riportavano irregolarità  nella sottoscrizione della lista. Nello specifico, in tali doglianze, veniva riferito che, all’atto della sottoscrizione, non era presente la lista dei candidati.

Non è dato sapere se tali sottoscrittori abbiano chiesto in visione la lista e se questa sia stata loro negata, poiché non è stato possibile visionare queste segnalazioni, nè le stesse sono state lette nel corso dell’Assemblea.

Su precisa richiesta dei Rappresentanti che avevano richiesto l’Assemblea, il Presidente non ha fornito il numero esatto dei Soci che hanno espresso tali rimostranze, limitandosi a precisare che erano comunque inferiori a 142.

Poiché il numero dei sottoscrittori della lista “La Categoria” è pari a 347, si evince che almeno 205 Soci, quindi oltre il quorum dei 200 previsto dal regolamento Elettorale, non hanno inoltrato alcuna rimostranza.

Inoltre, secondo l’esposizione del Presidente, dall’analisi del plico giunto nella sede della Cassa, sono state riscontrate varie irregolarità  quali una doppia firma, alcune correzioni sulla data di nascita di un sottoscrittore e un’indicazione del numero del documento su una linea, non corrispondente e poi corretta. Infine Galli riferiva che le firme non erano autenticate e che mancavano, sui fogli di raccolta delle stesse, le generalità  di chi le aveva effettuate.

Il Presidente informava quindi l’Assemblea che il Collegio dei Revisori, con giudizio unanime, aveva dichiarato la lista non ammissibile per “‘¦anomalie ed irregolarità ‘¦”, formulando un parere scritto che è stato letto nel corso dell’Assemblea. Occorre precisare che, in tale parere, non compaiono precise indicazioni su quali fossero le anomalie e le irregolarità , né si fa menzione di riferimenti normativi per supportare tale giudizio.

A fronte di tale parere, ed in base alle proprie valutazioni della documentazione presentata dai promotori della lista “La Categoria”, il Consiglio di Amministrazione giudicava la lista stessa non ammissibile.

Occorre precisare, come riferito dal Presidente, che non esistono allo stato attuale denuncie su anomalie nella raccolte delle firme, ma solo “segnalazioni”.

Sulla base di queste dichiarazioni del Presidente Galli, i richiedenti dell’Assemblea obiettavano che, sia lo Statuto che il Regolamento Elettorale, le cui previsioni a giudizio del CdA devono essere considerate come uniche linee guida per la sottoscrizione delle liste, non riportano alcuna modalità  per la raccolta delle firme.

Pioppini dichiarava inoltre di aver inviato al CdA della Cassa, a mezzo fax dell’ 8 marzo 2011, la seguente comunicazione: “‘¦in qualità  di Rappresentante, i promotori della lista “La Categoria” mi hanno informato che, vista l’assenza di norme specifiche o altre indicazioni ufficiali, la sottoscrizione di tale lista sta avendo luogo secondo prassi con moduli cartacei che riportano nome e cognome, data di nascita, estremi del documento e firma autografa’¦”.

A tale fax il CdA non ha fornito riscontro.

Il Presidente rispondeva che, secondo il parere del CdA, non era possibile fornire ulteriori indicazioni oltre a quelle previste dallo Statuto e dal Regolamento Elettorale di Sanivolo, poiché esse si sarebbero configurate come “variazioni statutarie” e quindi nella indisponibilità  del CdA stesso.

Il Rappresentante Pioppini dichiarava quindi all’Assemblea che il Collegio dei Revisori opera secondo quando previsto dall’articolo 2403 del Codice Civile, che dispone che lo stesso Collegio debba vigilare “sull’osservanza della legge e dello statuto”. In giurisprudenza sono molteplici le pronuncie intervenute sul tema della presentazione di liste elettorali. Alcuni concetti di base, esposti da Pioppini, sono:

· Il rigore formalistico del procedimento elettorale impone l’applicazione della sanzione dell’esclusione della lista, unicamente nelle ipotesi tassativamente previste.

· Il dovere civico ed il senso di “responsabilità  individuale” avrebbero comunque imposto di addossare un onere di diligenza (circa la visione dell’elenco dei candidati) al singolo sottoscrittore.

· La verbalizzazione contenente il nome dell’incaricato per la consegna con specificazione degli allegati garantisce, fino a querela di falso, il contenuto del fascicolo depositato.

· In nessuna norma di legge è dato riscontrare la distinzione tra atto principale e atti separati, per distinguere l’atto in cui sarebbero riassunti tutti i dati relativi alla presentazione della lista da quelli collegati in cui sono raccolte le firme dei sottoscrittori, secondo le modalità  e la misura stabilita, per cui anche in questo caso sovviene il principio in base al quale, in materia elettorale, le sanzioni che comportino l’esclusione di una lista debbono essere chiaramente individuate dalla legge.

· In assenza di prescrizione legislativa che imponga la previsione di un modello principale, separato da quelli utilizzati per la raccolta delle firme dei sottoscrittori, e prescriva che tale modello “principale” debba essere sottoscritto, è sufficiente il semplice fatto della materiale consegna dei documenti, unitamente alla lista dei candidati, a riferire la sua riferibilità  alla lista stessa.

Alla fine della discussione venivano presentate due mozioni da parte dei membri dell’Assemblea Muscolo e Canestrari.

La prima, del Rappresentante Muscolo, invitava il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle evidenze, a riconsiderare l’ammissibilità  della lista “La Categoria” per consentire una massima e libera espressione del voto. Tale mozione veniva respinta con i voti contrari dei delegati aziendali e di: Canestrari, Zarro (delega Canestrari), Crocianelli, Viglietti (delega Crocianelli), Sordi (delega Seretti); e 3 favorevoli: Pioppini, Muscolo, Leone (delega Pioppini).

La seconda, del Rappresentante Canestrari, giudicava in modo positivo il comportamento del CdA in merito alla non ammissibilità  della lista “La Categoria”.

Tale mozione veniva approvata con i voti favorevoli dei delegati aziendali e di: Canestrari, Zarro (delega Canestrari), Crocianelli, Viglietti (delega Crocianelli) e Sordi (delega Seretti); 1 voto contrario: Muscolo; e 2 astenuti: Pioppini e Leone (delega Pioppini).

I membri del CDA: Galli, Gardini e Seretti si sono astenuti in entrambe le occasioni.

A seguito dell’esito delle mozioni poste a votazione, il Rappresentante Muscolo chiedeva di visionare ed avere, nel massimo rispetto della trasparenza, copia delle deleghe sottoscritte dai Rappresentanti assenti.

Il Presidente di Sanivolo dichiarava che le stesse deleghe potevano essere visionate ma non ne autorizzava il rilascio di alcuna copia.

Il Rappresentante Muscolo rappresentava formalmente, richiedendone verbalizzazione, la non condivisione del modus operandi del CdA, dichiarando che a suo avviso lo stesso avrebbe dovuto coinvolgere l’Assemblea prima di deliberare l’esclusione della lista “La Categoria”.

Contestualmente Muscolo presentava le sue dimissioni da membro dell’Assemblea.

Tonino Muscolo Paolo Pioppini

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