2 Ottobre 2013
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MOMENTO DECISIVO PER IL FUTURO DEL GRUPPO ALITALIA CAI
Alcuni articoli di stampa su Alitalia CAI confermano la delicatezza della situazione economica della Compagnia che, senza un’immediata immissione di capitali freschi, rischia di avvitarsi in una crisi senza sbocco.
L’emergenza finanziaria non è stata infatti superata con le delibere del CdA del 26 settembre 2013, relative all’aumento di capitale di 100 milioni di euro in aggiunta ai 55 milioni del prestito convertibile non ancora sottoscritti da alcuni soci in quanto, l’unico elemento che garantirebbe la sopravvivenza nel lungo periodo e il rilancio definitivo dell’azienda, è costituito dalla concessione da parte del sistema Bancario del credito di 300 milioni di euro, indispensabili alla realizzazione del nuovo piano industriale dell’AD G. Del Torchio.
Emblematico a riguardo il voto contrario dei membri di AF-KLM nel CdA di Alitalia CAI, i quali hanno espresso parere contrario su tale aumento di capitale, con la prospettiva di sfruttare un eventuale tracollo di Alitalia per acquisirne il controllo a prezzi stracciati ed attuare un drastico piano di ridimensionamento della Compagnia.
Riveste pertanto particolare rilevanza la riunione dell’Assemblea degli Azionisti del prossimo 14 ottobre, che sarà chiamata a ratificare le decisioni del CdA al fine di concretizzare l’effettiva corresponsione di risorse da parte di ogni singolo azionista.
In questo momento decisivo per la vita stessa della nostra azienda, la FIT e la CISL sono impegnate con tutto il proprio peso politico per obbligare il Governo, gli azionisti della Compagnia e tutte le istituzioni ad assumersi le proprie responsabilità , assicurando al Paese che un asset strategico come Alitalia sia salvaguardato al meglio, sotto il profilo di investimenti adeguati e di collocazione all’interno di una grande alleanza internazionale in un ruolo non subalterno, ma proporzionale alle grandi potenzialità del nostro mercato.
Pertanto, anche in considerazione della crisi di Governo in corso e della precarietà della congiuntura economica di Alitalia riteniamo che sia del tutto controproducente prestare il fianco a giudizi di irresponsabilità nei confronti della categoria, proclamando prematuramente, e prima che siano state fugate le ombre sul futuro dell’azienda, azioni conflittuali, che in questo momento non sarebbero comprese dai passeggeri, dalla politica e dai potenziali nuovi investitori, lasciandoci esposti, come nel passato, ad attacchi indiscriminati da parte dei media e di qelle lobbies sia interne che esterne ad Alitalia, che potrebbero trarne spunto per riproporre riduzioni del costo del lavoro del PN.
Le legittime rivendicazioni dei Piloti e degli Assistenti di Volo, alla base delle motivazioni dello sciopero originariamente previsto per il 27 settembre 2013, dovranno trovare adeguata soluzione senza pregiudicare in modo irreversibile il prestigio ed il senso di responsabilità del Personale Navigante agli occhi della pubblica opinione e delle istituzioni.
Roma, 1 ottobre 2013
FIT CISL Coordinamenti Nazionali
Piloti e Assistenti di Volo