29 Gennaio 2015
Nel pomeriggio di ieri alla presenza del nuovo Capo della Divisone Passeggeri Regionale si è svolto l’incontro avente per oggetto il settore della manutenzione rotabili.
In premessa il nuovo Direttore ha illustrato il difficile e complesso quadro di riferimento che la società si trova ad affrontare con l’esigenza di prorogare con le regioni i contratti di servizio, al 90% scaduti a fine dicembre 2014, fino alle prossime gare e il rischio di un sistema regolatorio per il trasporto pubblico locale, al momento in fase di elaborazione, che potrebbe avrebbe pesanti conseguenze se non intervengono modifiche nell’iter di discussione parlamentare. Confermati gli investimenti presenti nel Piano Industriale per il rinnovo della flotta con l’inserimento di 210 nuovi treni, in gran parte già in circolazione, e la ristrutturazione di oltre 1000 carrozze. Annunciata la novità riguardante l’intera flotta dei TAF che sarà sottoposta a revamping per rendere il materiale più adeguato alle esigenze di una crescente domanda di servizio di trasporto regionale.
Vengono confermati anche gli oltre 160 ml di euro per gli investimenti infrastrutturali destinati al potenziamento ed adeguamento di numerosi impianti del reticolo manutentivo che nel corso del 2015 non subirà alcuna variazione.
Sono stati presentati i dati complessivi delle esigenze manutentive, pari ad oltre 2.600.000 ore, che rivelano un scostamento di oltre 140.000 ore (circa 100 unità in meno) rispetto a quelli riportati sempre nel piano industriale
In merito alla organizzazione del settore della Manutenzione Rotabili è stato rappresentato un nuovo modello che prevede profondi cambiamenti, passando dallo schema attuale a uno specializzato per tipologia di prodotto dipendente da due distinte macro famiglie a cui faranno capo i Mezzi Leggeri e i Mezzi Pesanti.
Al fine di realizzare una maggiore disponibilità di materiali e di sfruttare al meglio il know-how manutentivo viene prevista la concentrazione dello stesso tipo di treni in determinate aree geografiche della rete in considerazione delle diverse necessità trasportistiche ed infrastrutturali.
Rispetto a tale illustrazione, come FIT-CISL, unitamente alle altre organizzazioni, abbiamo espresso soddisfazione rispetto alle conferme sugli investimenti e sul processo di rinnovo dei materiali, mentre sugli aspetti riorganizzativi ci siamo riservati di dare valutazione a seguito di prossimi approfondimenti sulla nuova dislocazione della flotta per verificare eventuali ricadute negative sui siti produttivi. Approfondimenti che dovranno riguardare nello specifico anche i volumi di produzione, in particolare quella interna, per avere riscontro di attivazione di processi di internalizzazione necessari per compensare la minore esigenza manutentiva derivante dall’immissione dei nuovi mezzi in garanzia. A tal proposito la società si è resa disponibile a fornirci in una prossima riunione gli elementi richiesti appena terminata la fase di ricognizione di quanto oggi presente negli impianti. Ci è stato riferito, altresì, che alcuni contratti di full service in atto, ove non in linea con i risultati attesi, potrebbero essere rimessi in discussione e con la conseguente internalizzazione delle relative attività .
L’incontro è stato aggiornato ad altra data con la richiesta sindacale di discutere delle consistenze di personale e delle attività presenti negli impianti di manutenzione della Divisione.
La Segreteria Nazionale
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