27 Gennaio 2017
Il giorno 25 si è svolto il programmato incontro con la società RFI di approfondimento del Piano Industriale 2017-2026.
Il Direttore della Produzione ha illustrato nel dettaglio gli obiettivi e le azioni previste dal Piano volte a potenziare e sviluppare l’attuale rete ferroviaria, un elemento fondamentale per il Gruppo FS che deve essere sempre più l’asse portante della mobilità delle persone e del trasporto delle merci nel nostro paese e avere un ruolo di rilievo anche in ambito internazionale
A tale scopo nell’arco di piano sono previsti investimenti per ben 56 miliardi di euro, di cui 31 già disponibili e 25 da finanziare, da utilizzare principalmente per il completamento delle grandi opere in fase di realizzazione, per la costruzione dell’Alta velocità tra Bari e Napoli, per la velocizzazione delle linee convenzionali, per il collegamento alla rete di porti e aeroporti.
Sono previsti, inoltre, interventi sulle linee parte integrante dei 4 corridoi Europei che interessano l’Italia per adeguarle agli standard tecnici previsti per l’interoperabilità con le reti estere, per consentire la circolazione a treni della lunghezza di 750 m., con sagoma limite PC 80 e di essere classificate di categoria D4 per il peso assiale.
Prevista l’integrazione delle reti delle ferrovie concesse interconnesse alla rete di Rfi per realizzare una maggiore capillarità del servizio ferroviario.
Gli investimenti interesseranno anche 620 stazioni in cui si registra il 90% del flusso viaggiatori destinate a trasformarsi in veri e propri hub dove, oltre alla possibilità di poter accedere a diverse modalità di trasporto, si potrà disporre di una vasta gamma di servizi che renderanno più agevoli gli spostamenti. Migliore accessibilità , possibilità di fruire di servizi attraverso piattaforma digitale, maggiore disponibilità di parcheggi: sono questi gli elementi che in base al piano caratterizzeranno tali stazioni.
Notevole anche la quota di investimenti dedicati al miglioramento del livello di puntualità ed affidabilità della rete attraverso l’implementazione, in particolare nei nodi ferroviari, di sistemi avanzati di distanziamento dei treni e, su tutta la rete fondamentale, di strumenti di diagnostica predittiva fissa e mobile.
Prevista, inoltre, l’internalizzazione di diverse attività tra le quali il segnalamento, livellamento binari, cambio filo della linea di contatto ed in particolare quella tecnologica con la messa in opera di apparati computerizzati e di nuovi sistemi di distanziamento in sostituzione di quelli obsoleti.
Di rilievo anche il piano di rinnovo dei mezzi d’opera con acquisto di nuovi veicoli e con il revamping, che verrà eseguito presso le officine di Catanzaro e Carini, di un gran numero di quelli in uso.
A seguire l’intervento della Responsabile del Personale e Organizzazione ha rappresentato il piano di assunzioni realizzate nel settore manutenzione da agosto 2015 a fine 2016, pari a 524 unità , e di ulteriori 124 programmate fino a al prossimo aprile. Inoltre è stata fornita informazione in merito allo stato di attuazione dell’accordo del 8 luglio 2015 che risulta realizzato al 91% per la copertura delle posizioni previste da Quadro e al 93% per quelle da Capo Tecnico.
Come FIT-CISL, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo espresso un giudizio positivo sul piano industriale per gli obiettivi che si prefigge e per le considerevoli risorse messe in campo. Abbiamo manifestato insoddisfazione per quanto riguarda la situazione relativa al personale che risulta essere in forte carenza su tutto il territorio nazionale tanto da essere diventata insostenibile. Notevole il disagio che sta vivendo il personale della Manutenzione e della Circolazione e che sta sempre più generando situazioni di protesta e di conflittualità in diverse regioni. Abbiamo evidenziato l’urgente necessità di un consistente programma di assunzioni oltre che per sanare le carenze anche per attuare quel ricambio generazionale necessario vista l’elevata media dell’età del personale attualmente in servizio.
Il confronto è stato aggiornato al prossimo 1 febbraio per discutere in merito al settore della Circolazione e per effettuare la prevista verifica dell’accordo Nazionale della Manutenzione.
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