15 Luglio 2010
La piena riuscita dello sciopero nazionale di 24 ore dell’8-9 luglio ha confermato il sostegno e la determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto locale, del trasporto ferroviario e dei servizi nella vertenza sul nuovo CCNL della Mobilità .
Fino alle ore immediatamente precedenti a questo nuovo sciopero, le Segreterie Nazionali Filt-Cgil, FIT-CISL, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa, Faisa, Fast hanno profuso il massimo sforzo negoziale perché si potesse evitare, attraverso il concreto avanzamento della trattativa, una giornata di lotta che ha imposto pesanti sacrifici ai lavoratori e agli utenti del settore. Nonostante fosse già evidente, la sera del 7, che mancassero le condizioni per imprimere la necessaria svolta al negoziato, il confronto in sede ministeriale è proseguito anche la mattina dell’8 e, in via assolutamente straordinaria, per l’intera giornata di venerdì 9, durante lo sciopero. Un confronto sviluppatosi su una controproposta sindacale che ha imposto alle controparti datoriali di misurarsi sulle questioni di merito e che, in particolare, ha costretto Anav e Asstra al tavolo di trattativa, provocatoriamente abbandonato da due settimane con motivazioni inconsistenti ed evidentemente strumentali. D’altra parte, i rappresentanti ministeriali di Infrastrutture e Trasporti e del Lavoro che stanno coordinando il negoziato hanno potuto verificare i comportamenti di ognuna delle parti protagoniste del negoziato e le vere responsabilità di ciascuno in una trattativa che ha da tempo maturato le condizioni per essere chiusa sui 4 punti individuati dal Protocollo Ministeriale del 14 maggio 2009 e che, invece, viene artatamente mantenuta aperta da Anav e Asstra in modo palesemente irresponsabile. Adesso il Ministro di Infrastrutture e Trasporti e il Ministro del Lavoro dispongono di una descrizione analitica e dettagliata dello stato della trattativa e possono dare seguito agli impegni assunti dai loro rappresentanti alla fine della scorsa settimana:
• attivare un’iniziativa che liberi il campo dagli atteggiamenti ambigui e dilatori e, più recentemente, arroganti ed irresponsabili, di quelle parti datoriali che hanno finora impedito la nascita del nuovo CCNL della Mobilità ed il rinnovo contrattuale;
• dare un contributo concreto perché sia ripristinato il percorso contrattuale definito nel Protocollo dello scorso anno, sottoscritto dallo stesso Ministro di Infrastrutture e Trasporti.
Vanno rapidamente determinate le condizioni perché il lavoro di questo settore sia dotato, anche attraverso l’adozione di opportune clausole sociali, di uno strumento contrattuale idoneo ad affrontare i processi di riassetto in atto e ai lavoratori sia riconosciuto il diritto di tutelare il loro reddito, le loro condizioni di lavoro, l’occupazione. È indispensabile un’iniziativa tempestiva ed efficace che eviti un ulteriore inasprimento della vertenza: adesso, nessuno ha più davvero alibi’¦
Le Segreterie Nazionali
Roma, 15 luglio 2010