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Rfi: riunito il comitato aziendale Covid-19

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Documenti - Rfi: riunito il comitato aziendale Covid-19

8 Aprile 2020

Si è tenuta questo pomeriggio la prima riunione del Comitato Aziendale sull’emergenza Coronavirus previsto dal Protocollo del 14 marzo 2020 sottoscritto dal Governo e dalle parti datoriali e sindacali.

In apertura i Direttori di Produzione e Circolazione – Ing. Giovine e Ing. Moretti – hanno riassunto le azioni per il contenimento dell’epidemia messe in campo dalla Società  in linea con le disposizioni dell’Istituto Superiore della Sanità  e della Protezione Civile.

Per la Manutenzione Infrastrutturel’Ing. Giovine ha confermato di aver attuato tutte le attività  di vigilanza e controllo, sospeso i cantieri ‘ con esclusione di quelli connessi al Ponte di Genova e alla sicurezza della circolazione -, provveduto alla consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) ribadendo l’obbligo di distanziamento lavorativo. La consegna delle mascherine avviene con regolarità  in Emilia R./Toscana e Puglia attraverso la Protezione Civile e dal centro per le altre Regioni. Allo stato vengono inviate dalle 2.000 alle 5.000 mascherine al giorno.

Nella Circolazione l’Ing. Moretti ha precisato che le esigenze di mascherine per il dipendente personale sono molto inferiori per cui la consegna settimanale non supera le 2.000 unità  che sono tutte distribuite alle DTP dal centro . Tale quantitativo sarà  aumentato alla luce delle ultime disposizioni sanitarie emanate dalla Lombardia, cosa che potrà  ripetersi anche per la Toscana. Sul tema sanificazione ambienti di lavoro ha ammesso l’esistenza di qualche difficoltà  con le Ditte incaricate, mentre sul controllo della temperatura ai ferrovieri conferma che ad oggi nella sola sala CCC di Pescara non si rileva la temperatura per l’assenza del presidio sanitario. Anticipa comunque che la DTP abruzzese sta lavorando per l’utilizzo di risorse interne e la situazione potrebbe sbloccarsi a breve.

Sulle dichiarazioni di parte aziendale la componente sindacale ha evidenziato come sia:

‘ assente la certificazione negli Impianti dell’avvenuta sanificazione degli ambienti di lavoro, dei mezzi d’opera, dei treni di diagnostica e delle autovetture di servizio;

‘ carente l’approvvigionamento di mascherine che provoca il mancato o parziale utilizzo dei DPI in spregio a quanto previsto dalle autorità  sanitarie e dal Protocollo del 14.03 (obbligo di indossare i dispositivi nelle attività  che impediscono il mantenimento della distanza di almeno 1 metro tra i lavoratori);

‘ evidente che, a fronte delle carenze di DPI evidenziate, non si sia ancora provveduto ad una vera rimodulazione delle attività , soprattutto nella Manutenzione Infrastrutture, per limitare al minimo le possibilità  di contagio. Ancora troppe lavorazioni sono in piedi, spesso non legate alla sicurezza dell’esercizio e svolte pure in periodo notturno;

‘ ancora utilizzato lo strumento della trasferta, diventata il mezzo per la copertura dei turni in altri Impianti;

‘ presente tra il personale una notevole preoccupazione quando si trova a svolgere le attività  nei cantieri in cui operano lavoratori delle imprese appaltatrici, perché spesso privi di DPI.

Per quanto evidenziato la componente sindacale del Comitato ha chiesto norme stringenti e omogenee sul territorio che consentono la reale verifica delle avvenute sanificazioni degli ambienti e dei mezzi mobili, prima dell’utilizzo da parte del personale. Ha ribadito anche che, nel caso di attività  che presuppongono la vicinanza lavorativa, l’assenza dei dispositivi di protezione configura l’impossibilità  di effettuazione della prestazione. Inoltre, ha evidenziato la necessità  che siano effettuati maggiori controlli da parte dei responsabili dei cantieri in cui sono presenti lavoratori di altre imprese per la corretta applicazione delle norme a tutela della salute e per evitare la diffusione del contagio.

I Responsabili di RFI, ammettendo le difficoltà  di reperimento delle mascherine, hanno comunque assicurato il massimo impegno per garantire – in primis ai lavoratori che operano a contatto ravvicinato – le necessarie tutele. Per questo, anche con risorse interne si stanno approntando presso l’ONAE di Bologna i macchinari necessarie alla produzione, in proprio come Gruppo FSI, delle mascherine di tipo “chirurgico”.

Per la verifica delle sanificazioni la Società  si è impegnata ad evidenziare l’avvenuto intervento da parte degli incaricati con apposita certificazione affissa nei locali e sui mezzi.

Sulle trasferte ha assicurato una puntuale verifica, mentre sul controllo della temperature dei ferrovieri della sala CCC di Pescara – criticità  evidenziata dal Sindacato – l’Ing. Moretti ha garantito che già  da questa settimana anche i lavoratori di questo impianto saranno soggetti a verifica con termo’scanner.

I lavori del Comitato sono stati aggiornati al prossimo 21 aprile a valle del confronto già  fissato con le Segreterie Nazionali sull’applicazione dell’accordo di Gruppo dello scorso 19 marzo.

07 aprile 2020

Le Segreterie Nazionali

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