24 Giugno 2020
Si è tenuta nel pomeriggio di ieri una riunione in modalità videoconferenza con l’Amministratore Delegato di Trenitalia sulla fase 3 dopo la ripartenza delle attività . Dopo il ringraziamento a lavoratori e sindacati per la gestione della fase di lockdown per fronteggiare la quale si è fatto ricorso a strumenti straordinari (utilizzo Fondo per il perseguimento di politiche attive e per il sostegno al reddito per il personale del Gruppo FSI e strumenti di flessibilità previsti dai decreti che si sono succeduti) ha ripercorso le fasi di contrazione dell’offerta limitata ai servizi essenziali condivisa con i committenti pubblici (MIT per servizi lunga percorrenza e Regioni per Tpl ).
Sulla lunga percorrenza dal 9/3 al 3/5 c’è stata una riduzione del 96% di domanda rispetto allo stesso periodo del 2019 che equivale a 10 mln pax in meno. Sul trasporto regionale la contrazione è stata maggiore in valore assoluto per il calo di 65 mln pax, il 46% medio con picchi del 80%-95% rispetto allo stesso periodo 2019.
Tutto ciò ha portato a ricadute a livello economico finanziario con riduzione ricavi operativi e ha messo in discussione la sostenibilità dei flussi di cassa a causa della diminuzione domanda sistemica di traporto associata a riduzione flussi turistici internazionali e nuovi modelli di comportamento che si consolidano (diffidenza posti affollati attenzione a distanziamento sociale, attenzione a igiene e salute , utilizzo tecnologie digitali, e-commerce e preferenza verso mezzo privato).
L’Amministratore Delegato di Trenitalia ha manifestato la necessità di fare ricorso a una copertura finanziaria per garantire il rimborso dei finanziamenti pre Covid e per sostenere il volume di investimenti previsto nei CdS in quanto la gestione corrente non consentirà di fornire nei prossimi 2-3 anni la copertura al fabbisogno finanziario della società con una influenza sui livelli di indebitamento.
Il DL rilancio ha introdotto misure straordinarie che mitigano gli effetti negativi dei business ma per i servizi a mercato sono circoscritte al periodo 23/2-31/7 e quindi resta scoperto il ristoro per la parte residuale dell’anno corrente e per gli anni successivi. à‰ auspicabile che in sede di conversione in legge del DL Rilancio il termine del 31/7 venga esteso a fine anno.
Per il trasporto regionale lo stanziamento complessivo al settore Tpl di 500 mln a ristoro dei danni per il periodo 23/2-31/12 riserva a Trenitalia una quota insufficiente rispetto alla riduzione dei ricavi da biglietti. Resta scoperto ad oggi il fabbisogno finanziario per i prossimi anni.
Dopo ampia e approfondita discussione le Parti si sono riservate di confrontarsi nell’ambito dell’aggiornamento del Piano Industriale 2020-2024 per un auspicato rilancio della Società .
Roma, 24/06/2020
Le Segreterie Nazionali