28 Settembre 2020
È tornato a riunirsi oggi, sempre in modalità videoconferenza, il Comitato Aziendale Covid di Trenitalia ed in premessa la parte sindacale ha espresso preoccupazione per l’incremento dei casi di contagio nel nostro Paese, un incremento che arriva proprio alla riapertura post estiva delle attività produttive ed alla ripresa delle attività scolastiche di ogni ordine e grado.
È dunque urgente tornare ad approfondire lo stato delle iniziative di prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro e della sorveglianza negli impianti sul rispetto delle regole previste dalle disposizioni sanitarie e legislative.
In apertura la Società ha riassunto l’incidenza dei casi di positività e di quarantena obbligatoria per contatto diretto che hanno interessato i dipendenti di Trenitalia: sono stati 100 i casi registrati dall’inizio della pandemia, un 70% ha riguardato i colleghi del front-line (Equipaggi-Commerciale), un 20% il personale di Officina ed il restante 10% ha coinvolto il personale del settore Uffici. L’aspetto più rilevante è stato il bassissimo numero di contagi avvenuti in servizio, rispetto a quelli contratti in ambito familiare o alla fine del lockdown.
Un dato confortante che però non consente a nessuno di abbassare la guardia e per questo è giunta forte e chiara alla Società la richiesta della parte sindacale affinché si studino ulteriori iniziative di prevenzione sui luoghi di lavoro, si rafforzino i controlli sulle frequenza delle sanificazioni al materiale rotabile e negli Impianti (alcuni casi di mancato intervento sono stati segnalati nelle Officine), si monitorino i rapporti con le Ditte di Appalto anche per quanto riguarda le iniziative a tutela della salute dei loro lavoratori.
Sulle dotazioni di mascherine e gel Trenitalia ha garantito una capacità di approvvigionamento almeno sino a marzo 2021, ma la parte sindacale ha segnalato alcune difficoltà di reperimento di mascherine FFP2 le cui scorte non possono in alcun modo essere messe a rischio. È stato anche chiesto se la Società si sia già attivata rispetto alla somministrazione volontaria del vaccino antinfluenzale. Necessita, inoltre, un focus specifico sul settore degli appalti (iniziando dalla promiscuità con il personale FS di servizi igienici e spogliatori) e sullo stato attuale delle mense.
Non ultima, infine, la possibile (ma non ancora probabile) fine del periodo emergenziale che avrà importanti ripercussioni per il personale in smart-working. Anche su questo aspetto il Sindacato ha ribadito che è preciso compito del Comitato seguire e vigilare sul graduale rientro in servizio del personale.
Per tutte queste ragioni è stato chiesto a Trenitalia un puntuale report sulle questioni poste e la calendarizzazione di incontri più ravvicinati del Comitato, soprattutto alla vigilia delle decisioni governative sul permanere – o meno – dello stato di emergenza.
Si è quindi condiviso di aggiornare l’incontro del Comitato alla seconda decade di ottobre.
Roma, 25 settembre 2020
Le Segreterie Nazionali