13 Ottobre 2020
Nella giornata di ieri si è svolto, in modalità videoconferenza, l’incontro la società Italferr per un aggiornamento della situazione sull’andamento delle attività e sull’evoluzione della consistenza del personale.
Da parte della società sono stati illustrati i dati del conto economico relativi al primo semestre del corrente anno che, nonostante il fermo delle attività produttive nei cantieri di lavoro imposto dall’emergenza sanitaria, presenta un saldo positivo con un EBITDA superiore del 19% rispetto a quello previsto a budget. I ricavi risultano inferiori del 11% compensati da minori costi operativi del 17% da imputare principalmente a quelli preventivati per il personale e quelli per i servizi. Con la piena ripresa delle attività fanno prevedere una chiusura del bilancio di fine anno in linea con le aspettative, vista l’enorme quantità di commesse ricevute principalmente da RFI impegnata in un imponente programma di investimenti. Bene pure l’andamento del mercato estero che continua a vedere l’affermazione di Italferr nel mercato internazionale con l’aggiudicazione di importanti appalti tra cui di recente quelli relativi alla costruzione delle metropolitane del Cairo e Bogotà .
Per quanto riguarda il personale, sono stati forniti i dati relativi alle modalità di impiego attuate dall’inizio dell’emergenza Covid 19 fino ad oggi, che evidenziano come sia stato rispettato quanto previsto dagli accordi sottoscritti dalle Segreterie Nazionali e la Capogruppo per il contrasto e il contenimento della diffusione del contagio. La percentuale delle presenze dei lavoratori in attività presso le sedi è stata molto contenuta ed oggi risulta essere di poco superiore al 8% mentre quella
del personale in smart-working, considerata anche la ripresa delle attività esterne, si attesta intorno al 70%. Per quanto riguarda l’estero al momento non risultano essere presenti lavoratori italiani in trasferta. La consistenza del personale al primo ottobre risulta leggermente superiore a quello della fine del 2019 anche se sono state effettuare circa 150 assunzioni che in buona parte sono state erose da uscite per pensionamento. Un cospicuo numero di risorse è stato assunto nel ruolo di “assistente lavori” e sono tutt’ora in corso ulteriori ricerche di personale da inserire in tale processo. Infatti, per far fronte al previsto aumento di produzione sono aperte selezioni per reperire ulteriori 150 risorse da immettere in tutte le direzioni in numero maggiore in quella di Gestione Commesse e in quella Tecnica. Inoltre, rispetto alla carenza riscontrata anche per i ruoli di DL e soprattutto di CSE, la società non esclude, a valle delle possibili valorizzazioni di personale interno, in tale ambito, di assumere personale esperto e immediatamente impiegabile con incarichi di responsabilità .
A seguire è stato presentato un progetto “SmartOffice” sede Roma, che sarà in seguito esteso anche a tutte quelle territoriali, che ridisegna il modello classico degli uffici considerata l’elevata diffusione della modalità con cui è possibile svolgere la prestazione lavorativa da remoto. Il nuovo ufficio sarà dedicato ai soli lavoratori che volontariamente chiederanno di poter fruire dello smartworking mentre gli altri continueranno ad operare con le attuali condizioni. Le postazioni di lavoro presenti nel nuovo ufficio non saranno personali ma condivise e occupabili su prenotazione in base alle proprie esigenze di lavoro, mentre negli altri giorni si potrà operare da remoto. A tal proposito la società ha comunicato che attualmente all’80% dei dipendenti sono stati assegnati PC e cellulari aziendali mentre il completamento della dotazione per il rimante personale avverrà in tempi brevi.
La società ha inoltre precisato che le modalità di utilizzo di questo nuovo modello, appena ultimato, sarà oggetto di confronto con le RSU e Segreterie Regionali.
Da parte sindacale abbiamo espresso apprezzamento rispetto all’andamento economico conseguito e per le buone prospettive che si prefigurano visto il consistente volume di attività che RFI richiede di svolgere per gli investimenti finalizzati al potenziamento della rete ferroviaria. Abbiamo voluto sottolineare come tale risultato sia stato raggiunto con il contributo fondamentale del personale che dimostrando grande capacità di adattamento e professionalità ha continuato a svolgere una notevole quantità di attività da remoto. È necessario che a questi lavoratori venga riconosciuto il merito di come Italferr sia riconosciuta una eccellenza dell’ingegneria mondiale, attraverso chiari processi di valorizzazione professionale. Per questo abbiamo ribadito che è indispensabile procedere rapidamente alla definizione delle microstrutture in cui stabilire ruoli e corrispondenti livelli professionali da attribuire al personale. Abbiamo inoltre evidenziato che le attività svolte in cantiere si svolgono, spesso, in orario notturno o nel fine settimana, occorre attivare, tavoli di confronto per discutere e concordare regole di tutela, al pari di quanto già esistente in altre società del gruppo FSI.
Inoltre, abbiamo richiesto di riprendere la discussione interrotta a causa della pandemia per la definizione dei criteri e dei parametri con cui assegnare il numero di incarichi di Direzione Lavori e Coordinatori della Sicurezza in fase di Esecuzione, partendo da quanto già prodotto dallo specifico Tavolo tecnico.
La società si è resa disponibile al confronto sulle richieste sindacali già dal prossimo incontro da tenersi per la metà del mese di novembre.
Roma, 13 Ottobre 2020
Le Segreterie Nazionali