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Rfi Direzione Acquisti: La nuova organizzazione desta non poche perplessità 

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Documenti - Rfi Direzione Acquisti: La nuova organizzazione desta non poche perplessità 

5 Agosto 2021

Nel pomeriggio di ieri si è svolta, in modalità  videoconferenza, la riunione con la Direzione Acquisti di RFI convocata a seguito della richiesta d’incontro sindacale per una verifica del nuovo assetto organizzativo e delle conseguenti ricadute sul personale determinatesi con l’emanazione della DOr. 193/AD del 27 luglio 2021.

La Società , in apertura, ha illustrato le logiche su cui è stata attuata la nuova organizzazione che tendono ad ottimizzare i processi di pianificazione e di definizione delle strategie di gara attraverso la ridefinizione dei ruoli delle strutture di staff centrali, a potenziare e a migliorare la capacità  produttiva delle strutture operative con l’obiettivo di attribuire le attività  indipendentemente dalla loro ubicazione fisica. Nell’ambito del processo acquisti lavori si punta a far sviluppare le competenze trasversali per il personale buyer tramite lo svolgimento di attività  negoziali di differenti tipologie e complessità .

Rispetto al recedente assetto aumenta una struttura dirigenziale (Acquisti Centro Nord) mentre per le rimanenti 3 viene modificata la denominazione in funzione delle nuove attribuzioni, inoltre vengono istituite 13 nuove microstrutture, di cui 2 sono presidi territoriali (Verona e Trieste), mentre vengono soppresse le ex aree Produzione e Investimenti. Il personale di quest’ultime microstrutture confluisce rispettivamente nelle nuove Aree Napoli-Cagliari e di Roma-Firenze-Bologna.

Presentati anche tre diverse tipologie di Buyer (junior, expert e senior) con cui la società  attribuisce i relativi livelli professionali (B- A- Q2) all’interno del processo degli acquisti in base al grado delle attività  e al ruolo che detto personale svolge all’interno delle strutture di appartenenza. Per l’azienda la figura professionale di Buyer Senior viene previsto nelle strutture di Area e solo in alcuni presidi territoriali con maggiori volumi di attività .

Inoltre è stato illustrato il quadro aggiornato al 30 giugno del corrente anno delle consistenze del personale delle strutture centrali e territoriali della Direzione che complessivamente risulta essere di 113 unità . Previste per la fine del 2021 n.5 uscite per pensionamento mentre sono programmati 20 nuove assunzioni per le quali si sta procedendo al reclutamento.

Da parte sindacale nel prendere atto di quanto riferito abbiamo stigmatizzato la mancata presentazione della nuova organizzazione prima dell’emanazione della disposizione così come contrattualmente previsto. Sul nuovo assetto l’organizzazione ci convince poco ed abbiamo evidenziato un eccesivo sbilanciamento della struttura nelle posizioni al centro rispetto a quelle sul territorio in contraddizione
anche al modello annunciato di “fabbrica unica” in cui è possibile far fronte alle attività  da qualsiasi struttura operativa indipendentemente dalla sua ubicazione.

A tal proposito abbiamo sottolineato la scarsa considerazione riservata dal Direttore della struttura alla competenza e professionalità  del personale delle strutture territoriali essendo rimasto escluso dall’attribuzione di posizioni di maggiore responsabilità .

In merito alla composizione dei presidi territoriali al fine di rendere omogenee tali strutture abbiamo manifestato l’esigenza di definire un modello minimo di presenziamento quali/quantitativo di personale e lasciare ad una fase di trattativa territoriale l’individuazione delle ulteriori necessità  in rapporto ai volumi di attività .

Per quanto riguarda la consistenza del personale abbiamo richiesto un maggior numero di assunzioni essendo quelle pianificate insufficienti per ricoprire le tante posizioni attualmente scoperte e per realizzare concretamente il potenziamento delle stesse. Infine alla nostra richiesta di procedere con maggiore celerità  alla regolarizzazione delle posizioni del personale immesso da tempo nei livelli professionali superiori, la società  ha rassicurato che si sta procedendo alla formalizzazione delle immissioni trascorsi sei mesi dall’avvenuta comunicazione agli interessati dell’attribuzione dell’incarico.

In definitiva abbiamo rimarcato la necessità  che all’interno di Rfi vi sia un maggiore coordinamento per la verifica della omogeneità  e della coerenza delle strutture delle diverse Direzioni in funzione di un modello di riferimento che deve accompagnare la società  in tutte le sue declinazioni in modo da evitare che ogni Direzione si organizzi a proprio piacimento senza dar conto delle scelte fatte.

La riunione per la definizione dei modelli minimi di presenziamento dei presidi territoriali è stata aggiornata nel mese di settembre.
Roma, 05.08.2021

Le Segreterie Nazionali

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