27 Ottobre 2010
Si è svolto in data 26 ottobre 2010 l’incontro dell’Osservatorio sulla sicurezza di RFI. Nel corso della riunione la Società ha illustrato un ulteriore metodo, denominato BBS, acronimo di Behavior Based Safety, per aumentare i comportamenti sicuri tramite un maggior coinvolgimento di tutti le parti, analizzando preventivamente i modi di agire delle squadre di lavoro e proponendo le azioni correttive. Tale sistema è in sperimentazione nella UT SE della DTP di Roma ed ha visto il coinvolgimento del personale del Tronco Lavori di Frosinone, della Zona TE di Colleferro e della Zona IS di Fondi e prossimamente esteso a tutti gli impianti dell’UT. Il progetto è frutto della collaborazione di RFI con il Politecnico di Milano ed è un metodo, di derivazione statunitense, utilizzato anche da altre grandi Società . Dall’analisi dei dati illustrati si evince un effetto positivo, anche sui comportamenti sicuri tipo utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale ma che necessità di lunghi tempi di attuazione. Inoltre è stata fatta una sommaria illustrazione di un prototipo informativo, denominato Totem. In pratica una colonnetta dotata di un video computer con tecnologia touchscreen ( schermo tattile ) collegato alla rete di RFI e da cui ogni lavoratore può ricavare informazioni sulla sicurezza come il Manuale Operatore. Detti Totem, che sono realizzati presso l’ONAE di Bologna, saranno sperimentalmente installati in 20 impianti a livello nazionale. Come OO.SS. e come FIT CISL in particolare, seppur valutando positivamente ogni sforzo da parte di RFI per aumentare la sicurezza, abbiamo giudicato nettamente insufficienti le misure illustrate nell’incontro. Nel sottolineare i motivi che hanno portato all’iniziativa della sospensione dei cantieri notturni svoltasi dal 13 al 18 settembre 2010, abbiamo sollecitato un confronto con i vertici di FS e di RFI partendo dalla verifica degli organici, dell’organizzazione del lavoro e della formazione. Inoltre abbiamo proposto e richiesto azioni immediate e concrete come il contingentamento dei cantieri per ogni titolare di interruzione, di eliminare gli M.40 precompilati, rendere pienamente fruibile la procedura di Briefing e del Duvri. Infine abbiamo rimarcato l’incongruenza tra le azioni prospettate in sede di Osservatorio e quanto succede nei territori dove si registrano notevoli pressioni a velocizzare le operazioni, sommate alla carenza di personale, che non vanno sicuramente nella direzione di un aumento della sicurezza. Il prossimo incontro dell’Osservatorio si terrà il 14 dicembre 2010 dove verrà fatto il punto sulle innovazioni tecnologiche in tema di protezione cantieri, illustrate nel corso dell’incontro del 09 settembre c.a., del Piano della Sicurezza del lavoro per il 2011 ed un preconsuntivo relativo al 2010 ed anche sull’illustrazione dell’attività della Scuola nazionale per la sicurezza dei cantieri di Bologna.
La Segreteria Nazionale