13 Febbraio 2015
Le linee guida sul Piano Strategico Nazionale dei porti e della logistica, illustrate a gli stati generali lo scorso 9 febbraio, non hanno consentito di conoscere nel dettaglio gli aspetti di merito che saranno alla base della proposta di Legge che il Ministro dei Trasporti ha annunciato.
Dalle conclusioni del Ministro Lupi non abbiamo neanche ricavato segnali chiari di una volontà politica del Governo a risolvere la diatriba di competenze che si è scatenata tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il Ministero dello Sviluppo Economico sul Ddl “Concorrenza”.
Noi riteniamo che il sistema di regole vigente nei porti che garantisce stabilità e qualificazione del lavoro vada mantenuto e siamo convinti che l’attuale regolamentazione dei servizi tecnico nautici si ano garanzia per la sicurezza nei nostri scali.
Così come si deve trovare soluzione all’erronea applicazione del D.L. 78/2010 ai dipendenti delle Autorità Portuali che, nonostante le recenti modifiche introdotte dalla legge di stabilità , continua a penali zzare i lavoratori.
Non abbiamo registrato, inoltre, come si intenda intervenire per i danni prodotti dalla scelta politica di commissariamento della stragrande maggioranza dei porti e delle conseguenti ricadute sul piano della programmazione e dell’occupazione.
Pertanto in attesa di risposte da parte del Governo, qualora arrivassero, che valuterem o per ulteriori intensificazioni della mobilitazione, comunichiamo che a partire dalla data della presente è ufficialmente aperto lo stato di agitazione dei lavoratori dipendenti e soci delle imprese ex artt. 16/17/18, delle Autorità Portuali e dei Servizi Tecnico Nautici.
Per quanto attiene i Servizi Tecnico Nautici la presente è da intendersi valida ai sensi del la Legge 146/90 e s.m.i.
in allegato il comunicato unitario.