29 Gennaio 2010
Se non sarà aperto “un tavolo per il settore portuale, saranno definite le modalità di lotta più opportune a sostegno della vertenza”. Lo annunciano i segretari generali di Filt Cgil, Franco Nasso, FIT-CISL, Claudio Claudiani e Uiltrasporti, Giuseppe Caronia in una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli.
I tre dirigenti sindacali sottolineano che “le procedure di cassa integrazione nei porti di Taranto e Gioia Tauro e l'annuncio del ritiro di una importante compagnia di navigazione dal porto di Cagliari evidenziano una crisi che, se non governata, assumerà aspetti irreversibili con il rischio di trascinare gli stessi porti verso la chiusura”.
Nasso, Claudiani e Caronia rilevano che “il governo non ha attivato un confronto sul settore, richiesto più volte dai sindacati, e si e' cimentato a definire una riforma della legge sulla portualità, peraltro non ancora realizzata, non sufficiente a risolvere i problemi che stanno attanagliando la portualità italiana”.
Secondo i tre dirigenti sindacali infine “è necessario imporre una svolta alla vertenza sulla portualità per individuare soluzioni, a partire dagli scali di transhipment (dove si trasbordano i container) che siano in grado di rilanciare il settore e permettergli di cogliere l'auspicabile ripresa dei traffici”.