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Detassazione lavoro notturno

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Documenti - Detassazione lavoro notturno

5 Settembre 2010

Detassazione del lavoro notturno
La nostra Confederazione, reiteratamente, ha posto al Governo il problema della
diminuzione delle tasse sul lavoro dipendente. Un primo passo in questa direzione è
stato raggiunto con la proroga del regime di tassazione agevolata, per gli anni 2009 e
2010, introdotto con la legge n.126 del 2008. Questo regime prevede un’imposta
sostitutiva del 10 per cento per le somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore
privato, in relazione sia a prestazioni di lavoro straordinario che ad incrementi di
produttività , innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività  e
redditività  legati all’andamento economico dell’impresa.
Successivamente l’Agenzia delle Entrate con delle circolari ha fornito dei chiarimenti
in ordine all’ambito applicativo delle disposizioni agevolative. In particolare rientrano
nel regime di tassazione agevolata anche le indennità  di turno o comunque le
maggiorazioni retributive corrisposte per il lavoro normalmente prestato in base ad un
orario su turni, stante il fatto che “l’organizzazione del lavoro a turni costituisce di per
sé una forma di efficienza organizzativa”.
La misura agevolativa trova applicazione non solo qualora l’organizzazione del lavoro
a turni sia adottata per la prima volta dall’impresa ma anche nel caso in cui questa
applichi un nuovo e più ampio schema di turnazione che, come richiede la legge, dia
luogo a “incrementi di produttività , innovazione ed efficienza organizzativa ecc..”.
L’Agenzia delle Entrate specifica che gli elementi di produttività  ed efficienza non
devono necessariamente essere nuovi o innovativi rispetto al passato. Sulla scorta di
quanto sopra espresso, l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n.83/E del 17 agosto
2010, in risposta ad un quesito di Confindustria, chiarisce che il regime di
detassazione può essere applicato anche al lavoro notturno così come definito dalla
contrattazione collettiva, senza che le imprese debbano portare particolari prove a
supporto sulle motivazioni per cui vi si faccia ricorso. E’ dunque irrilevante quante
volte il lavoratore svolga il lavoro di notte in quanto la tassazione della specifica quota
di retribuzione (ora normale più maggiorazione) godrà  sempre della minore
tassazione al 10%. Ricordiamo che l’agevolazione si applica entro i limiti di 6.000 euro
annui in favore di titolari di reddito da lavoro dipendente che non abbia superato
nell’anno precedente i 35.000 euro lordi.
Per le retribuzioni sottoposte negli anni passati alla tassazione ordinaria, i lavoratori
dipendenti potranno far valere la tassazione più favorevole in sede di dichiarazione
dei redditi, presentando una dichiarazione integrativa per gli anni passati o
avvalendosi dell’istanza di rimborso ai sensi dell’articolo 38 del DPR n.602 del 1973.
A tal fine, il datore di lavoro certificherà  l’importo delle somme.
Infine la risoluzione n.83/E precisa che sono soggetti a tassazione agevolata anche i
cosiddetti straordinari forfetizzati: si tratta di quelli corrisposti ai lavoratori
indipendentemente dalla effettività  delle prestazioni rese oltre il normale orario di
lavoro. Sono esclusi gli emolumenti corrisposti a titolo di straordinario nel rispetto del
Dlgs n.66/2003 e dai contratti collettivi.
Il Dipartimento Politiche Sociali

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