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Cassa integrazione Alitalia: tanti nodi da sciogliere

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Documenti - Cassa integrazione Alitalia: tanti nodi da sciogliere

19 Febbraio 2011

Il giorno 14 febbraio 2011 si è tenuta una riunione tra le OOSS e l’Inps su
tematiche riguardanti i lavoratori Alitalia posti in cassa integrazione
Tra le varie tematiche che sono state affrontate una, di particolare importanza, è
quella relativa agli effetti delle recenti modifiche legislative apportate in materia
di previdenza. Le risposte fornite dall’Inps dicono che gli effetti della legge 122,
del 30 luglio 2010, che ha introdotto le cosiddette finestre mobili, hanno una
ricaduta diretta per i lavoratori ex Alitalia poiché essi non sono ancora interessati
dalla mobilità . Pertanto a tutti questi lavoratori, allo stato attuale, sarà  applicata
la finestra di dodici mesi dal momento in cui verranno raggiunti i requisiti
previdenziali a quando verrà  erogata la pensione. Inoltre, per i lavoratori iscritti
al Fondo Volo, ancora non risulta sciolto il nodo relativo alla maturazione del
requisito anagrafico e retributivo ridotto (un anno ogni cinque anni di iscrizione al
Fondo) nel periodo di 4 anni di cassa integrazione. In merito l’Inps ha ribadito
che tale questione è sul tavolo del Ministero del Lavoro ma ancora priva di
risposta.
L’Inps ha più volte ribadito che, come ente, si limita all’applicazione delle norme.
Sulla base di questo principio, non ha fornito alcuna risposta in merito al periodo
di mancato preavviso perché non di sua competenza. Riguardo alle recenti
sentenze di colleghe, a cui era stata interrotta la cassa integrazione al
compimento del 55esimo anno di età , ci è stato risposto che alle stesse è stato
ripristinato il pagamento ma che ciò non costituisce una regola, in quanto ogni
lavoratrice dovrà  rivendicare il diritto in sede giudiziaria.
Anche la recente sentenza della Corte Europea in materia di interpretazione del
part-time di tipo verticale non ha, per l’Inps, alcun valore.
Non sono previste da parte dell’Inps procedure per alleggerire il conguaglio
fiscale perché non è possibile elevare le aliquote su richiesta dei lavoratori,
tantomeno emettere due CUD separati per effettuare il conguaglio con il modello
730 che prevede dilazioni di pagamento. E’ stato raccomandato di informare i
lavoratori di non richiedere detrazioni non previste poiché le stesse vengono poi
recuperate con il conguaglio fiscale.
Riguardo le contribuzioni figurative, sono in corso correzioni per gli importi di
13esima e 14esima che non erano stati conteggiati. Occorre una verifica da parte
dei lavoratori.
I lavoratori che avevano un contratto di tipo part-time possono svolgere una
attività  lavorativa nei periodi di non impiego. L’Inps ha informato che i dati forniti
dall’amministrazione straordinaria non consentono di stabilire con esattezza quali
siano questi periodi, pertanto la stessa Inps suggerisce ai lavoratori interessati di
fornire copia del contratto di lavoro originale che contiene queste indicazioni.
Il lavoratore in CIGS continua a maturare il TFR che dovrebbe essere versato
dall’azienda (Alitalia in AS) sul fondo di tesoreria dell’Inps, in caso di nessuna
iscrizione a previdenza integrativa, oppure, in caso contrario, sul fondo a cui
risulti iscritto il lavoratore.
E’ stato ribadito che la DID e il Patto di Servizio sono istituti diversi e devono
essere entrambi soddisfatti.
La circolare 73 del 2008 dell’Inps prevede che i piloti ed assistenti di volo, su
richiesta dell’istituto, debbano autocertificare trimestralmente di non svolgere
attività  lavorativa. Le organizzazioni sindacali hanno sollevato obiezioni sulla
opportunità  di applicazione di tali controlli solo a particolari categorie di
lavoratori. Al momento sono in corso verifiche da parte dell’Istituto con Enac, e a
breve saranno fornite informazioni in merito.
La FIT-CISL si è prontamente attivata con il Ministero del Lavoro per l’apertura di
un tavolo di confronto sulle molteplici problematiche rimaste irrisolte.
Vi terremo informati.

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