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Trasporti, Luciano: «Maltempo è cartina di tornasole di carenze generalizzate»

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Comunicati Stampa - Trasporti, Luciano: «Maltempo è cartina di tornasole di carenze generalizzate»

7 Febbraio 2012

«Al di là  di tutte le polemiche questa ondata di maltempo è la cartina di tornasole delle carenze generalizzate del trasporto in Italia». Con queste parole il Segretario Generale della FIT-CISL ha commentato la reazione del sistema italiano dei trasporti ai disagi provocati dal maltempo.

«Nel ferroviario si privilegia l’Alta Velocità  – ha detto il leader della Federazione Trasporti della Cisl – e si lascia colpevolmente in condizioni di svantaggio tutto il resto della rete, si tagliano risorse in modo pesante ed esponenziale da un decennio a questa parte e questo è il risultato. Una ferrovia ridimensionata della quale si parla solo per le polemiche con Ntv. Una volta il “piano neve” era redatto per organizzare la pulizia degli scambi e la percorribilità  dei binari, oggi è per ridurre i treni. I pendolari sono quasi un fastidio perché rendono poco e gli annunci di concorrenza sono essenzialmente riconducibili ai collegamenti con gli aeroporti, infatti la mano che ha redatto il testo del decreto sulle liberalizzazioni non si è dimenticata di inserire tale fattispecie».

«Autostrade chiuse e ferrovie bloccate o con servizio ridotto se non rischioso – ne sanno qualcosa a Carsoli – sono certamente l’effetto di una nevicata eccezionale, ma il sistema dei trasporti collassa regolarmente ad ogni nevicata, che poi si sta ripetendo ogni inverno come dimostrano i fatti di Milano del dicembre 2010», ha continuato Luciano.

«Il problema è nei tagli di risorse e in una assenza di una politica dei trasporti mentre di politici nei trasporti ce ne sono fin troppi. In questi giorni il problema è la neve, la settimana scorsa erano i Tir lumaca o i tassisti che bloccavano le città  e il Paese soffoca. Occorre prendere coscienza che da troppo tempo manca un Ministero dei Trasporti che svolga una funzione di grande respiro e che metta mano alla “sintonizzazione di un sistema” ponendo fine alle mille frammentazioni», ha aggiunto Luciano.

«Avevamo sperato che questo Governo “tecnico” fosse quello giusto. Non sembra così, anzi. Una volta il Ministro di turno si faceva vivo solo nelle emergenze. Oggi non succede neanche questo. Per la “Costa Concordia” si è sentito solo il Ministro dell’Ambiente, per i tassisti e per i camionisti, al di là  delle audizioni programmate nessun segnale, per i treni fermi per intere nottate a congelare non una parola», ha specificato il Segretario Fit.

E ha continuato: «Anche per le grandi questioni contrattuali come quella del contratto della mobilità  (duecentocinquantamila persone che aspettano da quattro anni) il cui tavolo era al Ministero dei trasporti a guida Matteoli ad oggi nessun segno di vita. Dopo ripetute richieste di incontro rimaste senza alcun riscontro abbiamo dovuto persino proclamare la mobilitazione generale dei trasporti dopo aver visto quello che c’è scritto nel decreto sulle liberalizzazioni, perché li dentro c’è molta privatizzazione dei profitti e pubblicizzazione delle perdite, nella migliore delle italiche tradizioni, altro che concorrenza. Si vada a leggere con attenzione il testo».

«Il Paese ha bisogno di una sola riforma per i trasporti, quella della creazione di un sistema di trasporto integrato e non frammentato e dove il trasporto sia fruibile da tutti, anche se nevica e non solo da chi abita da Napoli in su. Auspichiamo che si apra presto un confronto per discuterne», ha concluso il Segretario Generale Fit.

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