23 Maggio 2020
“Lasciare 7mila lavoratrici e lavoratori per due anni nell’incertezza sul loro futuro è davvero troppo. Il Governo decida cosa vuole fare con Autostrade per l’Italia, se cioè vuole revocare la concessione”. Così dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della FIT-CISL, a seguito della decisione del cda straordinario di Atlantia di bloccare gli investimenti della sua controllata Aspi e valutare di fare causa al Governo.
“Al nostro ultimo incontro con l’AD di Aspi – prosegue Pellecchia – ci sono state presentate le linee guida del piano industriale riferite al periodo 2020-2023, che prevede significativi investimenti per miliardi di euro oltre che importanti interventi di manutenzione con modelli predittivi basati su sensori installati nelle principali opere con un incremento di spesa di quasi il 50% rispetto al passato. Inoltre si prevede l’ausilio di efficaci tecnologie per le verifiche tecniche. Questi investimenti – se attuati – miglioreranno la rete che ha un’età media di 50anni, rendendola più sicura per gli utenti e le lavoratrici e i lavoratori che vi operano, e la adegueranno alle esigenze di mobilità del Paese. Infine, è sotto gli occhi di tutti che l’Italia ora più che mai ha bisogno di investimenti per risalire la china della crisi economica in atto. Ma se non si dà all’azienda e ai dipendenti certezza sul proprio futuro, quale che sia, non si esce dallo stallo in cui siamo già da troppo tempo. Il Governo faccia il suo lavoro e decida cosa è meglio per il Paese”.