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Riforma Codice Penale: il NO dei sindacati all’estinzione dello Stalking con condotta risarcitoria

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Documenti - Riforma Codice Penale: il NO dei sindacati all’estinzione dello Stalking con condotta risarcitoria

9 Agosto 2017

Dal 3 agosto il reato di stalking potrà  essere estinto con un risarcimento e senza il consenso delle vittime. Cgil, Cisl e Uil Metteranno in campo tutte le iniziative necessarie per modificare la norma

Il prossimo 3 agosto, entrerà  in vigore la legge di riforma del Codice Penale e con questo l’introduzione dell’art.162 ter, che prevede l’estinzione dei reati a querela remissibile attraverso condotte riparatorie.

Tra i reati in questione, sono ricompresi anche le forme meno gravi di stalking che potranno così essere estinti con un semplice risarcimento e senza il consenso della vittima.

Si ricorda che lo stalking consiste in un insieme di condotte persecutorie ripetute nel tempo (come le telefonate molestie, pedinamenti, minacce) che provocano un danno alla vittima incidendo sulle sue abitudini di vita oppure generando un grave stato di ansia o di paura, o, ancora ingenerando il timore per la propria incolumità  o per quella di una persona cara.

Il reato di stalking (dall’inglese to stalk, letteralmente “fare la posta”) è entrato a far parte dell’ordinamento penale italiano mediante il D.L. n. 11/2009 (convertito dalla L. n. 38/2009) che ha introdotto all’art. 612-bis c.p., il reato di “atti persecutori”, il quale punisce chiunque “con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità  propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita“.

La notizia della possibilità  che il reato di stalking potesse essere ricompreso tra quelli peri i quali è possibile la condotta riparatoria, emergeva nei giorni del XVIII Congresso Confederale Cisl ed ha immediatamente generato la reazione del Coordinamento Donne Cisl, manifestato al Congresso attraverso la presentazione di un ordine del giorno, approvato all’unanimità , con il quale, riconfermando l’impegno di tutta l’Organizzazione per prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne, si chiedeva ufficialmente chiarezza alle Istituzioni preposte su un tema così delicato come quello della sicurezza delle donne. Nonostante le rassicurazioni pervenute da diverse parti politiche da domani tale sicurezza non sarà  meno garantita.

Infatti, Loredana Taddei, responsabile nazionale delle Politiche di genere della Cgil, Liliana Ocmin, responsabile del coordinamento nazionale donne Cisl e Alessandra Menelao, responsabile nazionale dei centri di ascolto della Uil, avevano espresso “forte preoccupazione e richiesto un incontro al ministro della Giustizia che in più occasioni aveva dichiarato il proprio impegno a valutare attentamente le possibili incongruenze della legge rispetto al reato di stalking.

Purtroppo, ad oggi non si sono registrati esiti positivi. E’ quanto dichiarato con una nota congiunta dalle tre sindacaliste che, a nome di Cgil, Cisl e Uil, che, metteranno in campo tutte le necessarie iniziative per giungere nel più breve tempo possibile alle giuste modifiche di una norma che tende ad allentare le briglie della tutela nei confronti delle tantissime vittime di stalking“.

In allegato l’ordine del giorno approvato al Congresso Cisl e la norma che riforma il Codice Penale.

Il Coordinamento Nazionale Donne Fit

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