5 Maggio 2014
Il 2014 sarà l’anno di realizzazione della Youth Guarantee, programma europeo per facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani tra i 15 e i 25 anni. Il piano prevede una serie di interventi, a livello nazionale e territoriale, volti a facilitare la presa in carico dei giovani tra 15 e 25 anni, che non studiano, non lavorano e non stanno seguendo nessun corso formativo (i cosiddetti “Neet”), per individuare opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro.
Stando alle dichiarazioni del Ministero del Lavoro, il 1° maggio partirà la realizzazione del piano, data per la quale, le risorse europee e nazionali dovrebbero essere state stanziate e siglate le convenzioni con alcune regioni.
Dal primo maggio sarà possibile registrarsi sul portale nazionale garanzia giovani (www.garanziagiovani.gov.it). Coloro che si registreranno saranno contattati per un colloquio, sulla base del quale sarà realizzato un profilo personale. Entro 4 mesi, e sulla base del profilo rilevato, sarà individuata una proposta concreta di tirocinio, formazione o lavoro (contratto di apprendistato, un corso di formazione, un percorso di specializzazione o un servizio civile).
Le risorse disponibili ammontano a circa 1,5 miliardi, di cui 1 miliardo di fondi Ue, e per il resto cofinanziato a livello nazionale. Alle Regioni, spetta la gestione della quasi totalità delle risorse disponibili (1.413 milioni su 1.513). Quanto alle convenzioni, che costituiscono lo strumento amministrativo per regolare i rapporti tra Ministero del Lavoro, titolare del Programma, e Regioni soggetti attuatori, ad oggi sono state firmate quelle con le regioni Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Sardegna, mentre sono già pervenute quelle di Toscana e Veneto, che saranno firmate nei prossimi giorni. Altre cinque o sei, tra cui la regione Lazio, sarebbero in via di definizione.
Il Piano, condiviso con le parti sociali, le associazioni di giovani, del Terzo Settore, è stato predisposto dalla struttura di missione, istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, composta dai rappresentanti del Ministero e delle sue agenzie tecniche – ISFOL e Italia Lavoro – del MIUR, MISE, MEF, del Dipartimento della Gioventù, dell’INPS, delle Regioni e Province Autonome, delle Province e Unioncamere.
Cosa chiede l’Europa?
L’Europa con raccomandazione del 22 aprile 2013 ha invitato tutti gli Stati membri ad assicurare ai giovani con meno di 25 anni entro 4 mesi dal completamento del percorso di istruzione o dall’inizio della disoccupazione, una valida opportunità di lavoro oppure, in alternativa, una strada da seguire tra il proseguimento degli studi, l’apprendistato, il tirocinio o altra misura di formazione.
In generale, obiettivo della “Garanzia per i Giovani” è quello di offrire quindi una risposta alle giovani donne e uomini dopo la conclusione degli studi. Inoltre, nel contesto italiano in cui si registra un tasso di disoccupazione giovanile pari al 42,3%, si prevedono anche azioni mirate ai giovani disoccupati e scoraggiati, che hanno necessità di ricevere un’adeguata attenzione da parte delle strutture preposte alle politiche attive del lavoro.
La Raccomandazione distingue chiaramente l’aspetto di riforma strutturale della Garanzia medesima, per la quale raccomanda un recepimento normativo, e l’introduzione di un ampio ventaglio di iniziative a favore dei giovani sostenute sia dal finanziamento previsto dal progetto europeo Youth Employment Initiative sia dal Fondo Sociale Europeo (FSE 2014-2020).
Cosa prevede il Piano Italiano di attuazione
Informazione
Il Piano Italiano prevede l’implementazione di un sistema di informazione e orientamento a cui si accede registrandosi attraverso vari punti di contatto: il sito www.garanziaperigiovani.it il portale Cliclavoro, i portali regionali, i Servizi per l’Impiego e sportelli specifici che saranno organizzati presso gli istituti di istruzione e formazione.
Orientamento
Dopo la registrazione e un primo colloquio, al giovane sarà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.Il colloquio sarà realizzato da orientatori qualificati che prepareranno i giovani all’ingresso nel mondo del lavoro.
I percorsi possibili
Ai giovani sarà offerto un finanziamento diretto (bonus, voucher, ecc.) per accedere ad una gamma di possibili percorsi, tra cui: l’inserimento in un contratto di lavoro dipendente, l’avvio di un contratto di apprendistato o di un’esperienza di tirocinio, l’impegno nel servizio civile, la formazione specifica professionalizzante e l’accompagnamento nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo.
La comunicazione
Le misure messe in campo dal Piano italiano sono state divulgate attraverso un piano di comunicazione integrata. La prima fase, avviata a novembre, si è concretizzata con un contest online per la definizione della linea grafica e dello spot che hanno caratterizzato la campagna di comunicazione. L’idea si basa sulla volontà di coinvolgere un più ampio numero possibile di giovani ad un progetto rivolto proprio a loro. coinvolgendoli fin dall’inizio e stimolando un dibattito “virale”, che faccia circolare idee e proposte creative per sviluppare messaggi e prodotti adatti ai giovani elaborati dai giovani stessi.
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