2 Febbraio 2015
Il tema del rinnovamento sindacale è uno strumento certamente centrale nei programmi della Cisl e della Fit, sia per il processo di rinnovamento organizzativo, che per quello strategico-culturale sui temi dei giovani e delle politiche internazionali. Dall’analisi della condizione giovanile nei mercati del lavoro dell’UE e sui livelli di partecipazione di questi ultimi all’interno delle organizzazioni sindacali, emerge un quadro (in cui l’Italia è tra gli ultimi posti) di estrema emarginazione giovanile che, seppur con la presenza di differenze e rarità virtuose, spinge ad una profonda riflessione sul grado di universalità della rappresentanza sindacale e ad un ripensamento di metodo e di merito dell’azione sindacale.
Le nuove sfide proposte da un società civile sempre più individualista e le disuguaglianze introdotte dal jobs act, con il contratto a tutele crescenti che disegna una nuova linea di demarcazione, di tipo generazionale, tra vecchi e nuovi assunti, richiedono oggi più che mai una riscoperta del ruolo e dell’importanza strategica del sindacato. Un soggetto trasversale, così come inteso dalla nostra organizzazione, di rappresentanza e movimentazione sociale, di coinvolgimento e coordinamento solidaristico, in grado di contrastare lo status di individualismo a cui sono destinati i giovani sempre più abbandonati a se stessi, seppur in un universo caratterizzato dalla pluralità di contatti webpersonistici, in cui trova residenza uno strutturale sentimento di insoddisfazione e rifiuto nei confronti delle istituzioni, delle parti sociali e delle politiche economiche e sociali.
Ma quali sono le azioni da intraprendere per una nuova politica giovanile nel e per il sindacato? Ecco alcuni suggerimenti emersi dal percorso progettuale della Fit nazionale ” I giovani nella Fit”: un’azione di estensione della base associativa dei sindacati, individuando nuove strade di reclutamento degli attivisti in cui i giovani stessi siano protagonisti; rinnovare codici e mission dell’azione sindacale dentro, fuori i luoghi di lavoro e nell’organizzazione che si sviluppino intorno alla partecipazione giovanile; prevedere sistemi di accesso e partecipazione ai percorsi per i rinnovi contrattuali; potenziare i sistemi di comunicazione di nuova generazione in cui il destinatario dell’informazione è un potenziale fautore della stessa; valutare possibili spazi di condivisione culturale e operativa anche extra sindacale.
Ma il primo passo, per potenziare l’azione sindacale in tal senso, è senz’altro la formazione sindacale. Per questo la Fit nazionale ha deciso di sostenere la partecipazione di tre dei suoi ragazzi al percorso formativo che la Cisl ha pensato per i giovani. Il corso, che ha avuto inizio nel dicembre scorso e che, strutturato in cinque moduli, terminerà nel mese di giugno, si propone di offrire ai giovani l’opportunità di fare esperienza di sindacato, far vivere la cultura della Cisl nel suo concreto e fattivo impegno nel mondo del lavoro e nella società , far acquisire la dimensione organizzativa del sindacato, condividere le politiche sindacali che traguardano lo sviluppo dell’economia, del lavoro, e del benessere della comunità .
I ragazzi saranno stimolati da un intenso programma, costruito dai formatori del Centro studi di Fiesole, che sarà in tal modo articolato: elementi di politica e riforme istituzionali, sociologia, diritto del lavoro e sindacale, macro economia; azione sindacale della Cisl (la riforma organizzativa, il modello contrattuale, la partecipazione, la democrazia economica e la bilateralità , lo sviluppo economico e sociale del territorio, il nuovo welfare, la previdenza complementare); abilità per una comunicazione efficace (l’utilizzo dei network e news media); il sindacato come organizzazione (la nuova rappresentanza, statuto e regole, bilanci e risorse, proselitismo e sviluppo associativo, il sistema dei servizi agli iscritti, etica sindacale).
Si riportano di seguito le testimonianze dei giovani della Fit che stanno partecipando al percorso formativo…